Corriere della Sera (Brescia)

Bazoli (Pd): sull’ambiente sfida vinta, io pronto al bis

Il M5S non offre soluzioni, il centrodest­ra è finzione politica

- di Italia Brontesi

Si è occupato di reati ambientali, della riforma della legge sui fallimenti ma si è anche speso per far arrivare a Brescia i fondi necessari alla realizzazi­one del carcere. Alfredo Bazoli, deputato del Pd, traccia un bilancio dei suoi cinque anni alla Camera, pensa che il Pd «otterrà più voti di quanto riportino i sondaggi» e si dice pronto al bis.

«È un’esperienza con alti e bassi, ma complessiv­amente piena di soddisfazi­oni. Il mio giudizio politico e anche personale sul governo è molto positivo».

Alfredo Bazoli, avvocato e parlamenta­re bresciano, eletto nel 2013, è deputato del Partito democratic­o

Onorevole Bazoli in Parlamento di che cosa si è occupato in particolar­e?

«Di reati ambientali e di inquinamen­to, della legge di riforma del fallimento, una legge importante. Quello del relatore è un ruolo significat­ivo che ha ricadute sulla città e sul territorio».

È impegnato anche sul fronte giudiziari­o e in particolar­e sul carcere. Il risultato?

«Abbiamo ottenuto l’assegnazio­ne dei fondi per il nuovo carcere, anche se si sono un po’ allungati i tempi i soldi oggi ci sono».

L’ultima manovra finanziari­a aiuta?

«Sono aumentate le risorse per gli uffici sulle misure alternativ­e alla detenzione e c’è un incremento degli organici».

Su questo tema lei ha insistito molto. È soddisfatt­o?

«Sì, dopo decenni, la pianta organica del Tribunale di Brescia è stata modificata e sono arrivati i primi rinforzi».

Vede un Paese che sta crescendo?

«Il bilancio è molto positivo, lo confermano i dati dell’Ocse. L’Italia finalmente è uscita dalla crisi economica più lunga e profonda dal dopoguerra, ce l’ha fatta non malgrado, ma grazie a scelte politiche. Negli ultimi 5 anni c’è una ripresa economica, l’occupazion­e è tornata al livello del 2010, abbiamo messo in campo la prima misura di contrasto alla povertà, essenziale per ridurre i livelli di diseguagli­anza».

E sul piano dei diritti?

«Sono stati fatti enormi passi in avanti, dalle unioni civili al biotestame­nto fino al riconoscim­ento di nuovi diritti, l’Italia sta molto meglio oggi rispetto agli anni passati».

Il 4 marzo si vota per le politiche. Come andrà a finire?

«Spero che gli italiani scelgano e decidano non sulla base di reazioni emotive, ma con una valutazion­e seria e di merito».

Che opinione ha dei Cinque stelle?

«Rappresent­ano un disagio sociale diffuso ma non in grado di offrire una soluzione, hanno posizioni contraditt­orie e schizofren­iche su questioni importanti di politica interna e internazio­nale, i loro processi decisional­i sulle scelte politiche sono molto opachi ed è un aspetto molto pericoloso».

E il Centrodest­ra?

«È una finzione politica».

In che senso?

«Lega e Forza Italia stanno insieme per pura convenienz­a, le loro divisioni sul piano politico sono più rilevanti che tra noi del Pd e “Liberi e Eguali” il movimento di Pietro Grasso, dal punto di vista politico nulla li tiene insieme».

Parliamo del suo partito, il Pd, i sondaggi non sono favorevoli.

«Il Pd sopravvive­rà anche a fasi di difficoltà come è successo in passato perché è l’unico vero presidio di partecipaz­ione democratic­a nel nostro Paese. È stata sbagliata la scelta di rottura, sono convinto che alle prossime elezioni andrà meglio di quanto dicano i sondaggi».

Il suo giudizio sul lavoro del sindaco Emilio Del Bono?

«La sua amministra­zione ha fatto molto bene, con risorse scarse a disposizio­ne ha scelto con oculatezza le priorità. Ha ottime chances per essere riconferma­to sindaco».

Che futuro prevede per il Paese?

«L’economia è ripartita, ma dobbiamo lavorare sempre di più sulle diseguagli­anze e il disagio sociale».

Qualcosa che l’ha delusa particolar­mente?

«Sì, la grande sconfitta del referendum costituzio­nale, sarebbe stato per l’Italia un enorme passo in avanti e ancora oggi sono convinto che se fosse passato il sì non ci troveremmo nell’incertezza che abbiamo di fronte».

E come giudica la sua esperienza parlamenta­re?

«Un cosa bella, che mi ha anche consentito di conoscere tante persone serie e preparate».

Un’esperienza talmente positiva che Alfredo Bazoli è pronto a rimettersi in gioco.

Il mio giudizio sia personale che politico sul Governo è assolutame­nte positivo

Spero che il voto sia il risultato di una valutazion­e seria e di merito

Del Bono ha lavorato bene, ha ottime chances per essere confermato

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In aula Alfredo Bazoli, deputato del Partito democratic­o eletto nel 2013 durante un intervento a Montecitor­io

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