Corriere della Sera (Brescia)

Germani in panne, il derby a Cremona

Brescia resta capolista, ma incappa nella peggiore sconfitta del campionato

- di Luca Bertelli

La sfida di famiglia dei Sacchetti coincide con la peggiore partita dell’anno per Brescia, che cede nettamente in casa a Cremona (80-67 il finale) pur restando al comando della classifica a due giornate dal termine del girone d’andata. In un Pala George gremito, la svolta avviene nel terzo quarto: la Germani vanifica 5 punti di vantaggio e viene sovrastata da Johnson-Odom senza riuscire più a recuperare. Romeo Sacchetti batte così Diana e il figlio Brian.

Non ha vinto chi aveva più fame, in un derby la sazietà non esiste. Ha vinto però chi aveva più energie, ossia Cremona. Il serbatoio della Germani è in riserva, ed è comprensib­ile, ma stavolta — nelle ultime 4 gare è arrivata la vittoria solo contro Venezia — la squadra di Diana non si è battuta da sola come accaduto con Sassari e Milano. La sconfitta è netta, 80-67 il punteggio, non drammatica, spiegabile con un dato e due consideraz­ioni che possono risultare comprensib­ili pure a chi si è avvicinato al basket solo di recente (anche alle 19 di un martedì sera, il Pala George ha fatto registrare il tutto esaurito). La statistica simbolo del match attiene ai rimbalzi offensivi: 14 a 5 il computo a favore dei cremonesi, più atletici e concentrat­i ma soprattutt­o in grado di poter gestire nove attacchi in più. La Germani, dal canto suo, ha perso all’improvviso quella coralità che ne ha caratteriz­zato i successi: non a caso la migliore prestazion­e casalinga della stagione di Landry (24 punti) è coincisa con il blackout del gruppo, aggrappato­si alla sua stella quando le gambe non giravano più, già nel terzo quarto, concluso con un pesante -8 che Brescia non ha avuto la forza e la lucidità per recuperare, nemmeno quando qualche monetina per ricaricare il juke box era stata lasciata per terra dagli avversari (quattro tiri liberi sbagliati e due falli in attacco hanno vanificato la rimonta). Ultimo, ma non per importanza, il valore degli avversari. Ogni squadra di Romeo Sacchetti può essere imbattibil­e nella singola partita. E il corri e tira della Vanoli ha trovato sul parquet di Montichiar­i la sua sublimazio­ne, nonostante i falli di cui si è presto gravato Johnson-Odom, il migliore con 23 punti in soli 25 minuti e una raffica di canestri nel terzo parziale, cui la Germani si era approcciat­a con due lunghezze di vantaggio, diventate poi cinque in coincidenz­a di una delle rare fiammate — a proposito, il raddoppio sistematic­o delle rivali su Luca sta diventando un problema — dei fratelli Vitali. Brescia deve recuperare in fretta energie e lucidità. Il campionato non aspetta, domenica la Germani va a Torino (sempre da capolista) per un difficile esame. Nessuno si azzardi a parlare di crisi o delusione. Tutti, invece, si rimbocchin­o le maniche. Inizia la fase due della stagione, quella più difficile. Va vinta di squadra, questo gruppo non sa fare altrimenti. Resta il suo grande pregio, persino nelle serate più cupe.

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L’ex L’amarezza di Luca Vitali
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 ??  ?? Protagonis­ti David Moss, in alto, a terra dopo un fallo in attacco; a sinistra, l’abbraccio tra Romeo Sacchetti e il figlio Brian. Ha prevalso l’allenatore di Cremona nel derby di famiglia (Morgano/ LaPresse)
Protagonis­ti David Moss, in alto, a terra dopo un fallo in attacco; a sinistra, l’abbraccio tra Romeo Sacchetti e il figlio Brian. Ha prevalso l’allenatore di Cremona nel derby di famiglia (Morgano/ LaPresse)

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