Corriere della Sera (Brescia)

Erix Logan, un volo a planare sul teatro Sociale

Al Sociale Logan debutta con il numero che lo ha reso un divo in Oriente

- di Costanzo Gatta

Il resto del mondo se lo scordi. Solo pochi maghi — lasciateme­li chiamare così — riescono a volare. Non sui tetti di una città come Merlino, ma nel cielo di un teatro, dove ancora sono possibili le illusioni. Fra i pochi che tengono il segreto del volo c’è un bresciano: Enrico Del Buono che orami nemmeno mamma e sorella chiamano così. Nel mondo dell’illusionis­mo è famoso come Erix Logan. E famoso è il numero del volo nelle Americhe ed in Oriente, ma non qui. Debutto bresciano. Chi ha passione per l’illusionis­mo potrà goderlo come numero centrale dello show in scena domani (ore 20,30) al Teatro Sociale.

«Gli amici mi hanno convinto a proporre l’uomo che vola, nonostante le novità in repertorio, più adatte ai tempi, più intriganti del numero che eseguo da anni» spiega Erix. Gli è accanto Sara Maya, compagna nella vita e in arte. È d’accordo sul rinnovare lo show senza però trascurare i cavalli di battaglia. «C’è modo e modo di volare» dice Sara «dipende da cosa si vuol dire». Ha ragione. Un bravo mago, made in Usa, inizia dal mito di Icaro. Un altro prende spunto da Leonardo. Un terzo si è ispirato allo sbarco sulla luna. L’interpreta­zione di Erix è molto più romantica. Il pretesto è dato da un delicato incontro con una giovane e affascinan­te cantante (Sara). Un inchino del cavaliere seguito da baciamano. Basta un sorriso della bella per mettergli le ali ai piedi, farlo sfarfallar­e a mezz’aria come una piuma, spingerlo alle stelle, fargli compiere giravolte in aria. Ora la dama gli fa tenere il suo ombrellino da sole. Un dispettoso soffio di vento lo porta in alto. Per riportare l’ombrellino dovrà puntarlo verso il basso e galleggiar­e dolcemente fino a terra. In sottofondo il canto di Sara. Tre minuti di applausi in Cina alla fine di una canzone napoletana proposta nella loro lingua. Pubblico tutto in piedi a Pechino dove ha offerto un’ elaborazio­ne moderna del Nessun dorma dalla Turandot. «Domani non ci sarà solo il volo» dice Erix. Vero. Il pubblico ammirerà il numero del teletraspo­rto. Sul palcosceni­co apparirà una auto, sparirà per poi ricomparir­e in piazzetta Bruno Boni. E che sia una vera macchina non ci sono dubbi. Prima dovrà passare al vaglio dei vigili del fuoco. Sul palco serbatoi d’auto senza benzina. Proibita persino la batteria d’avviamento. Regole da teatro contro le fiamme. Anche il punto in cui la macchina verrà teletraspo­rtata è voluto dai vigili. Non nel foyer o nella galleria ma nella piazzetta, dietro il teatro. Se questi sono i numeri di chiusura dei due tempi molti altri riempiono gradevolme­nte un’ora e mezzo di divertimen­to.

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