Il Memorial Marilena finisce qui dopo 21 anni: distribuiti 500 mila euro
Colpa anche della burocrazia insostenibile
Si chiude. Burocrazia e nuove norme diventano un ostacolo che richiede energie immense per mantenere in vita una delle più belle pagine di amore e solidarietà mai scritte. Il Memorial Marilena pone fine alla sua attività, dopo 21 anni di generoso impegno. Dal 28 febbraio sarà tutta un’altra storia. Alla violenza della malattia che a soli 48 anni aveva strappato Marilena ai suoi cari aveva risposto una forza, altrettanto impetuosa, carica di un sentimento indelebile che nel tempo ha regalato speranza per la ricerca e per la cura e l’assistenza dei malati di cancro. Mattoncino dopo mattoncino si è costruita per molti una nuova prospettiva, frutto dell’altruismo profuso nel nome di Marilena Pedroni.
Pochi mesi dopo la sua scomparsa, nell’ottobre del 1996, il marito e giornalista sportivo Angiolino Massolini, con i figli Gianluca e Ramona, aveva dato vita all’associazione per proseguire l’impegno che Marilena, già malata, dedicava per aiutare chi era in difficoltà. Cinque milioni di lire il risultato della prima campagna cui parteciparono nomi illustri dello sport, bresciani e non, e il sostegno di molte realtà che negli anni hanno moltiplicato il loro contributo e i fondi raccolti.
L’altra sera, alla cena di commiato, in qualità di presidente della onlus Massolini ha ufficializzato il raggiungimento di 505.551 euro distribuiti fino a oggi, pari a 978.881.028 delle vecchie lire. La conversione monetaria ha ricordato l’obiettivo iniziale: arrivare a un miliardo di lire di elargizioni che, da qui al 28 febbraio potrebbe essere ancora raggiunta, grazie alla generosità di cui il Memorial Marilena ha sempre goduto.
Dalla prima partita di calcio di beneficienza, organizzata tra giornalisti e ciclisti, la manifestazione ha assunto dimensioni inaspettate per adesioni e donazioni. Paola Pezzo, Azeglio Vicini, Nils Liedholm, Ezio Gamba, Marco Pantani, Claudio Chiappucci, Pierino, Nicola e Mattia Gavazzi, Francesco Moser, Nadia e Elena Fanchini e Dada Merighetti, Andrea Pirlo, Spillo Altobelli, Gianni Poli, Giorgio Lamberti e Andrea Cassarà: solo una parte del lungo elenco di sportivi che hanno sposasato, facendo propria, la causa del Memorial. Un’ondata di solidarietà che ha travolto le rive di Ospitaletto, cuore pulsante dell’associazione, da dove, in 21 anni, si è diffuso il sostegno a 102 progetti: dalla cooperativa Raphael agli interventi sanitari e edili tra Kenya, Benin e Burundi, dalle borse di studio al sostegno ai reparti oncologici del Civile. Quest’anno gli assegni sono andati al Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale di Brescia, Fondazione per l’infanzia Mc Donald’s, Operazione Lieta e a quattro malati di cancro.
Finisce così la storia del Memorial Marilena, ma non si esaurisce l’impegno che i suoi cari proseguiranno in altre associazioni di volontariato.