Liceo in 4 anni: il «Carli» fa da apripista
Oggi è l’ultimo «open day» organizzato (dalle 17 alle 20) dal Liceo internazionale Guido Carli, l’unico istituto bresciano inserito nell’elenco di 100 scuole italiane a sperimentare la riduzione da cinque a quattro anni per la durata delle superiori. Il riconoscimento arriva dopo che lo scorso luglio sono stati consegnati i primi 25 diplomi agli apripista del progetto datato 2013. E con ottimi risultati vista la media dell’83 su cento fatta registrare nel corso dell’esame di stato. Punto di forza del liceo è quello di far arrivare gli studenti a un diploma a 18 anni come gli allievi di altri 12 Stati, sui 28 complessivi, dell’Unione Europea. La diretta conseguenza è di poter accedere all’università un anno prima dei colleghi che compiono un percorso scolastico tradizionale. Università straniere comprese. Il tutto, ovviamente, senza comprimere o ridurre materie e orari ma puntando a un’alta qualità della progettazione e una forte innovazione didattica che tradotto vuol dire puntare ad una maggiore interazione tra studenti e professori. Ma anche alle due lingue straniere obbligatorie con l’inglese in testa e la seconda a scelta tra francese, tedesco e spagnolo; due corsi interamente in inglese che nel biennio sono scienze e storia alle quali si aggiungono, nel secondo biennio, altre due materie. Le ore settimanali, spalmate dal lunedì al venerdì, sono 32 per tutti i 4 anni rispetto alle 27 del biennio tradizionale e alle 30 del triennio. La prima campanella dell’anno per gli studenti del Carli suona ad inizio settembre, le lezioni terminano a fine di giugno. «Le ultime due settimane – ricorda Donatella Preti chiamata a dirigere il liceo con tre indirizzi: classico, scientifico, economico sociale – sono con stage in Inghilterra il primo anno, nel paese della seconda lingua nel secondo; nel terzo percorsi di alternanza scuola-lavoro». Per tutte le scuole dal 16 gennaio al 6 febbraio, il via alle iscrizioni online mentre da ieri è possibile pre – registrarsi al portale «scuola in chiaro». (r.g.)