Benaco e inquinamento Esposto in procura del Movimento 5 Stelle
Inadempienze che si trascinano da anni, interventi mai fatti per spostare gli scarichi dalle aree di balneazione, tubazioni a lago che dovrebbero funzionare in condizioni di emergenza e invece lavorano in continuazione: sono punti nevralgici dell’esposto che il Movimento 5 Stelle ha presentato alla procura di Brescia e alla Corte dei conti. Nel mirino finiscono Garda Uno (ente gestore) e la Provincia, ma anche Arpa e l’ex Asl che rilasciano pareri vincolanti in tema di ambiente e salute. «Sono 15 anni che Garda Uno e Provincia si rimpallano le responsabilità, giustificando continui rinvii di prescrizioni e lavori che andavano fatti per tempo» denuncia Andrea Spiller, consigliere d’opposizione a Desenzano, che firmato l’esposto con i parlamentari Vito Crimi e Ferdinando Alberti e spiega come diverse tubazioni che finiscono a lago non siano dotate nemmeno di un semplice sistema di «grigliatura» per trattenere i corpi solidi. Solo a Desenzano i 5 stelle hanno contato 48 scarichi tra collettore e sistema fognario locale: di quelle tubazioni, 17 non risultavano neanche in mappa. Le hanno scoperte loro. Ecco perché bisogna installare anche un sistema che rilevi quante volte le acque raggiungono le rive del lago. E se sono inquinate. Ci sono casi in cui gli scarichi arrivano nelle aree con i bagnanti, come il Desenzanino o la Spiaggia d’oro. Urge realizzare i lavori rimandati per troppi anni: «I tubi sono troppo piccoli — spiega Spiller — e gli sfioratori invece che in situazioni di emergenza lavorano in condizioni ordinarie». Interventi minimi costerebbero 500 mila euro per l’area bresciana e limiterebbero i danni ambientali. Ora tocca alla magistratura valutare eventuali responsabilità penali o contabili per queste inadempienze. (m.tr.)