Areadocks: il lusso si allarga con hotel e spa
Marengoni: «Pronti a sbarcare in una capitale europea e a New York»
Ristorante, arredo di design, pizzeria gourmet, pasticceria e hotel di lusso con spa: il format Areadocks si allarga. Nell’ex area industriale di via San Gervasio apriranno a marzo una pasticceria-gelateria con laboratorio e, a fine anno, una boutique-albergo con quindici camere, spa nel sottotetto e una hall con zona cocktail. Ma la società punta anche all’estero: hanno intenzione di aprire in una capitale europea e, in un secondo momento, a New York.
Lusso delle mie brame. Svegliarsi tra pezzi unici e lenzuola di seta alla luce artificiale di una lampada di design. Ordinare capesante in ceviche e un caffè monoselezione per il light lunch, scolarsi con finta negligenza un mojito special dopo il tè delle cinque, cenare con una pizza gourmet e assaggiare la piccola pasticceria prima di smaltire peccati e sensi di colpa con l’estetista di fiducia e un massaggio sensoriale in ciabatte e accappatoio cotone al 100 per cento.
Tra i sofà di pelle scamosciata, le reliquie laccate e le tentazioni alcoliche e culinarie dell’Areadocks, in via San Gervasio, c’è un traffico di elettricisti, cavi e professionisti dei cartongessi: a marzo, il luogo di culto del design e dei viveur di stile aprirà una gelateria artigianale e pasticceria capace di convertire agli zuccheri anche gli intransigenti della Dukan.
Che mangino brioches: chef e maestri pasticceri stanno già preparando cornetti vegani, pane dal profumo irresistibile e dessert dai poteri catartici nel laboratorio, ma nel menu c’è molto altro. «Alla fine dell’anno apriremo un boutique-hotel con spa» fanno sapere Alberto Marengoni e il suo socio Thomas Gnutti. Quindici camere extralusso di oltre 20 metri quadri arredate con pezzi unici e piccolo centro benessere nel sottotetto, riservato agli ospiti dell’albergo: «Non ci interessa partecipare nel circuito delle stelle: il nostro, però, sarà un luxury molto personalizzato». Ogni poltroncina, lampada, scrivania, cuscino o penna delle stanze sarà in vendita: «È il concetto Areadocks e resta invariato: lo manterremo anche nell’hotel, per cui l’arredo continuerà a evolversi, sarà sempre nuovo» dice Marengoni. Invece degli shampoo usa e getta di plastica, i clienti potranno lasciare l’albergo con una valigia extralarge, nel caso decidessero di comprare un pezzo unico della propria camera.
Con la petit patisserie e le suite, i loft e gli spazi dell’ex area industriale di inizio Novecento da circa tremila metri quadri diventeranno un’esperienza sensoriale unica, completa, che appaga ogni vizio: «Lo spazio giorno dell’hotel, a piano, terra diventerà un cocktail bar aperto dalla mattina, per le colazioni, al dopocena, con una pasticceria after dinner». Tra brioches e Martini dry, si potrà anche pranzare con insalate bio, piatti vegan e sandwich espresso — una formula inedita —, ordinare una centrifuga salutista carote mela e zenzero o un caffè monoselezione e assaggiare il tè delle cinque. In alternativa, un piatto a scelta tra quelli del ristorante, la pizzeria gourmet, la steak house al Seconda classe, il locale preferito dagli insonni.
«Ora l’offerta è completa: il cliente può approcciarsi alla nostra filosofia in modo completo» dice Marengoni. L’investimento per l’albergo-boutique e la pasticceria-gelateria è di circa un milione di euro: ai 150 dipendenti dell’Areadocks — che ha anche uno store di abbigliamento e accessori, inclusi quelli per la casa — se ne dovrebbe aggiungere un’altra quindicina.
Tra qualche mese, forse già l’anno prossimo, Areadocks diventerà un marchio prèt-aporter: dopo l’insistenza di investitori stranieri che hanno intuito il fascino della formula di lusso all inclusive, la società aprirà cloni all’estero. «Succederà nei prossimi mesi — precisano Marengoni e Gnutti —, ma solo quando avremo chiuso il discorso sull’hotel e la pasticceria-gelateria e li avremo aperti al pubblico». Le città che i soci vogliono colonizzate sono già state cerchiate sulla cartina: dopo un’idea iniziale su Mosca, «stiamo pensando a una capitale europea da cui partire e, in un secondo momento, a New York, il posto ideale per la nostra formula».
Lo stile è la loro firma: lo spirito Areadocks resterà intatto, senza essere tradito, e in ogni metropoli dovrebbe esserci la proposta che contamina l’arredo chic con il cibo raffinato, l’entertainment e il pernottamento su misura in poche ma raffinatissime camere d’albergo.