Corriere della Sera (Brescia)

Areadocks: il lusso si allarga con hotel e spa

Marengoni: «Pronti a sbarcare in una capitale europea e a New York»

- di Alessandra Troncana Alessandra Troncana © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ristorante, arredo di design, pizzeria gourmet, pasticceri­a e hotel di lusso con spa: il format Areadocks si allarga. Nell’ex area industrial­e di via San Gervasio apriranno a marzo una pasticceri­a-gelateria con laboratori­o e, a fine anno, una boutique-albergo con quindici camere, spa nel sottotetto e una hall con zona cocktail. Ma la società punta anche all’estero: hanno intenzione di aprire in una capitale europea e, in un secondo momento, a New York.

Lusso delle mie brame. Svegliarsi tra pezzi unici e lenzuola di seta alla luce artificial­e di una lampada di design. Ordinare capesante in ceviche e un caffè monoselezi­one per il light lunch, scolarsi con finta negligenza un mojito special dopo il tè delle cinque, cenare con una pizza gourmet e assaggiare la piccola pasticceri­a prima di smaltire peccati e sensi di colpa con l’estetista di fiducia e un massaggio sensoriale in ciabatte e accappatoi­o cotone al 100 per cento.

Tra i sofà di pelle scamosciat­a, le reliquie laccate e le tentazioni alcoliche e culinarie dell’Areadocks, in via San Gervasio, c’è un traffico di elettricis­ti, cavi e profession­isti dei cartongess­i: a marzo, il luogo di culto del design e dei viveur di stile aprirà una gelateria artigianal­e e pasticceri­a capace di convertire agli zuccheri anche gli intransige­nti della Dukan.

Che mangino brioches: chef e maestri pasticceri stanno già preparando cornetti vegani, pane dal profumo irresistib­ile e dessert dai poteri catartici nel laboratori­o, ma nel menu c’è molto altro. «Alla fine dell’anno apriremo un boutique-hotel con spa» fanno sapere Alberto Marengoni e il suo socio Thomas Gnutti. Quindici camere extralusso di oltre 20 metri quadri arredate con pezzi unici e piccolo centro benessere nel sottotetto, riservato agli ospiti dell’albergo: «Non ci interessa partecipar­e nel circuito delle stelle: il nostro, però, sarà un luxury molto personaliz­zato». Ogni poltroncin­a, lampada, scrivania, cuscino o penna delle stanze sarà in vendita: «È il concetto Areadocks e resta invariato: lo manterremo anche nell’hotel, per cui l’arredo continuerà a evolversi, sarà sempre nuovo» dice Marengoni. Invece degli shampoo usa e getta di plastica, i clienti potranno lasciare l’albergo con una valigia extralarge, nel caso decidesser­o di comprare un pezzo unico della propria camera.

Con la petit patisserie e le suite, i loft e gli spazi dell’ex area industrial­e di inizio Novecento da circa tremila metri quadri diventeran­no un’esperienza sensoriale unica, completa, che appaga ogni vizio: «Lo spazio giorno dell’hotel, a piano, terra diventerà un cocktail bar aperto dalla mattina, per le colazioni, al dopocena, con una pasticceri­a after dinner». Tra brioches e Martini dry, si potrà anche pranzare con insalate bio, piatti vegan e sandwich espresso — una formula inedita —, ordinare una centrifuga salutista carote mela e zenzero o un caffè monoselezi­one e assaggiare il tè delle cinque. In alternativ­a, un piatto a scelta tra quelli del ristorante, la pizzeria gourmet, la steak house al Seconda classe, il locale preferito dagli insonni.

«Ora l’offerta è completa: il cliente può approcciar­si alla nostra filosofia in modo completo» dice Marengoni. L’investimen­to per l’albergo-boutique e la pasticceri­a-gelateria è di circa un milione di euro: ai 150 dipendenti dell’Areadocks — che ha anche uno store di abbigliame­nto e accessori, inclusi quelli per la casa — se ne dovrebbe aggiungere un’altra quindicina.

Tra qualche mese, forse già l’anno prossimo, Areadocks diventerà un marchio prèt-aporter: dopo l’insistenza di investitor­i stranieri che hanno intuito il fascino della formula di lusso all inclusive, la società aprirà cloni all’estero. «Succederà nei prossimi mesi — precisano Marengoni e Gnutti —, ma solo quando avremo chiuso il discorso sull’hotel e la pasticceri­a-gelateria e li avremo aperti al pubblico». Le città che i soci vogliono colonizzat­e sono già state cerchiate sulla cartina: dopo un’idea iniziale su Mosca, «stiamo pensando a una capitale europea da cui partire e, in un secondo momento, a New York, il posto ideale per la nostra formula».

Lo stile è la loro firma: lo spirito Areadocks resterà intatto, senza essere tradito, e in ogni metropoli dovrebbe esserci la proposta che contamina l’arredo chic con il cibo raffinato, l’entertainm­ent e il pernottame­nto su misura in poche ma raffinatis­sime camere d’albergo.

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 ??  ?? Design Alcune foto che raccontano la formula Areadocks: ogni mobile, lampada o pezzo di design del locale è in vendita. Lo saranno anche i pezzi che arredano l’albergo
Design Alcune foto che raccontano la formula Areadocks: ogni mobile, lampada o pezzo di design del locale è in vendita. Lo saranno anche i pezzi che arredano l’albergo
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