Scuola, musica, natura: vita. Plauso ai «maestri»
Regione e Ats hanno preannunciato l’arrivo ai pazienti delle lettere per l’eventuale adesione al nuovo modello di presa in carico dei malati cronici e fragili. Come Unione medici italiani ribadiamo che il paziente non ha nessun obbligo di aderire, come chiarito anche dal Tar di Milano il 12 settembre 2017. L’Umi sconsiglia di aderire. Perché? 1)È in atto un’azione legale che potrebbe modificare in parte o in toto il modello rendendolo inutile la procedura di adesione dei Pazienti; 2)La procedura di adesione è inutilmente complessa; 3)L’adesione comporta la firma del «Patto di cura», un vero e proprio contratto, che limita la libertà di assistenza e cura del malato cronico; 4)La non adesione lascia al paziente tutti i diritti esistenti sia presso il proprio medico di famiglia sia in ospedale, farmacia, ecc.. Si ricorda, inoltre, che non è vero che i medici hanno aderito al 52% a Brescia e Provincia, ma solo al 43% . I pazienti ed i medici potranno chiamare l’Umi per informazioni allo 030/3702607.
Minigroppo di bresciani esemplari. Tutti hanno qualcosa da insegnarci. Stiamo attenti. Elena Franchini, campionessa di sci, ci insegna come si possa comunicare una malattia senza farne una tragedia e cominciare a curarsi. Una grande lezione. Brava.
Insegna molto anche il parroco di Roccafranca don Fappani. Cercava un locale per far studiare i ragazzi, desiderava maestri a disposizione per questo suo doposcuola. «Impossibile», obiettava qualcuno. Lui , tenacissimo, c’è riuscito. Ed ora tutti non a un doposcuola, ma a scuola del professor Maurizo Mosca, esperto di criptozoologia. Il pianeta è pieno di animali non classificati e sconosciti a tutti meno che a lui. I curiosi si facciano avanti. Come imparare ad amare invece la musica? Lo insegna il maestro Manza. Dopo 40 anni di banda a Iseo ha ricominciato ad Adro. Se questo non è amore... Nulla ha da insegnare (caso mai da apprendere) la impacciata ladruncola in bici.