Corriere della Sera (Brescia)

Il partner Civita: «Il progetto va protetto dalle polemiche. Pagheremo metà dei costi»

Oltre 200 mila euro. Ma si cercano ancora sponsor

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Dopo le cosce in reggicalze e l’estetica tutta frustini e suite d’hotel di Helmut Newton, il rinascimen­to in laguna e le stagioni del sentimento di Giorgione, ecce Tiziano: Civita Mostre srl, il mittente dell’unica offerta arrivata a Brescia Musei per allestire la mostra «Tiziano e la pittura del Cinquecent­o tra Venezia e Brescia», ha firmato ieri l’accordo con la fondazione.

Articoli, norme e cavilli del contratto erano nel bando pubblico scaduto a ottobre: «Pagheremo metà dell’allestimen­to » fa sapere Alberto Rossetti, l’amministra­tore delegato. La cifra: oltre 200 mila euro. Tra gli oneri e i doveri del partner, la comunicazi­one — «c’è già l’idea di una strategia, sarà molto ampia» —, la gestione, i prestiti e l’allestimen­to, a cura dello studio Tortelli e Frassoni. Rispetto al contratto previsto dal bando, è stata depennata la voce trasporti: tra qualche ora, sarà pubblicata una manifestaz­ione d’interesse sul sito di Brescia Musei. «Abbiamo anche abbassato la percentual­e che abbiamo richiesto sui biglietti dopo una certa soglia» dice Rossetti prima di citare il curriculum della società. «Riteniamo che questa mostra appartenga a un filone che abbiamo sempre privilegia­to in questi ultimi anni: interpreta il genius loci del territorio. Esistono i blockbuste­r, ma non è questo il caso: è un progetto che va protetto dalle polemiche perché rappresent­a l’abc del nostro patrimonio culturale».

Il contratto tra Civita e Brescia Musei era l’oggetto della richiesta di accesso agli atti firmata da Paola Vilardi (candidato sindaco alle elezioni per Forza Italia), cui la fondazione ha risposto la settimana scorsa con due righe in cui si accennava a una «fase di approvazio­ne». Per il vice sindaco Laura Castellett­i quelle di Vilardi sono «parole in libertà che i fatti smentiscon­o: qui tutto è fatto attraverso un percorso trasparent­e». Alle 12 di ieri è scaduto un altro bando: Brescia Musei cerca sponsor fino a 400 mila euro per la mostra. Indiscrezi­oni: zero, anche se pare che in questi mesi ci siano stati ammiccamen­ti informali da parte di qualche imprendito­re. Il direttore Di Corato non ha fatto nomi e cognomi: «Ma il discorso sulle sponsorizz­azioni — ha precisato — resterà aperto fino a due, tre settimane dalla vernice». Per Bruno Barzellott­i, consiglier­e della fondazione, la mostra «ha un valore scientific­o tale per cui alla città resterà un lascito significat­ivo». Inclusi cartelli e depliant in italiano e in inglese: nomi e indirizzi delle chiese e dei musei attraverso cui si diffonderà l’esposizion­e saranno specificat­i attraverso un sistema di segnaletic­a permanente e materiali cartacei e digitali.

Il sindaco Emilio Del Bono è persuaso che Tiziano «sarà una grandissim­a svolta. Con la riapertura della Pinacoteca, rinsalderà una politica culturale concentrat­a sul patrimonio. Le nostre radici non sono un richiamo beatamente identitari­o ma la forza che proietterà la città nella scena internazio­nale».

Castellett­i Le parole in libertà di Forza Italia vengono smentite dai fatti: tutto è trasparent­e La ricerca di sponsor continuerà fino a due o tre settimane prima della vernice

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