Corriere della Sera (Brescia)

Lecco, l’amianto è un parco giochi

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Una battaglia con armi giocattolo tra i capannoni coperti d’amianto. E il Comune di Lecco presenta un esposto in Procura. Giochi di guerra nell’ex area Leuci, storica azienda di lampadine fondata nel 1919 e chiusa alla fine del 2013. Sui tetti della fabbrica dismessa, nel cuore della città, cinquemila metri quadrati di eternit da rimuovere, come certificat­o dall’azienda per la tutela della salute e dall’amministra­zione che ha emesso nel giugno dello scorso anno un’ordinanza di bonifica del sito, rimasta però lettera morta tanto da spingere il Comune a informare la Procura dell’inadempien­za. Eppure, nonostante i pericoli, lo stabilimen­to dismesso, di proprietà della società Lago srl, ha offerto uno scenario altamente realistico per gli amanti del

attività ludico sportiva basata su tecniche militari.

Domenica mattina una trentina di giovani, con tanto di tute mimetiche, fucili e pistole finte, ha «giocato» tra i capannoni dell’ex fabbrica, incurante del pericolo amianto. Increduli gli abitanti dei condomini vicini, che a metà novembre avevano raccolto quasi 400 firme per domandare risposte concrete e tempi certi per la rimozione dell’eternit. «Per mesi abbiamo chiesto un sopralluog­o, ci è stato detto che non era possibile per questioni di sicurezza e ora trenta baldi giovanotti, attrezzati di tutto punto, hanno avuto accesso a piazzali e capannoni, anche quelli con i pezzi di eternit sospesi sulle loro teste. È vero che l’area è privata e quindi può essere affittata o utilizzata per altro, ma visti i vincoli posti dall’amministra­zione, ci sentiamo presi in giro», si sfoga Anna Bertuletti.

«Non ne sapevamo nulla — replica il vicesindac­o di Lecco, Francesca Bonacina —. Non appena siamo venuti a conoscenza di quanto stava accadendo abbiamo inviato una pattuglia della polizia locale e presentato un altro esposto, l’ennesimo dopo quelli di settembre e dicembre, alla Procura per informarla dei fatti. Siamo esterrefat­ti. Il pericolo è evidente, eppure la proprietà invece di presentare il piano di bonifica, che sembrava essere imminente, rende disponibil­e l’area per i ». «Abbiamo inoltrato comunicazi­one agli organi di pubblica sicurezza, come prevede la normativa — spiega Fulvio Camp a n e l l i , presidente dell’associazio­ne Eight team, che ha promosso l’evento al quale hanno preso parte tre squadre di —. La partita è stata organizzat­a con il benestare della proprietà. Ci ha fatto una cortesia mettendo

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L’area, di proprietà privata, viene affittata per partite di softair, un gioco di guerra, come quella disputatas­i domenica scorsa e alla quale hanno partecipat­o trenta persone incuranti del...
un’ordinanza del Comune, non sono mai stati bonificati L’area, di proprietà privata, viene affittata per partite di softair, un gioco di guerra, come quella disputatas­i domenica scorsa e alla quale hanno partecipat­o trenta persone incuranti del...
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War game Sopra e a sinistra la partita di softair disputatas­i domenica nell’ex Leuci. Sotto l’area (foto Eight team)
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