Corsini, Mucchetti, Lacquaniti e Sberna non si ricandidano
Indisponibili i senatori Corsini e Mucchetti Stessa linea anche per Sberna e Lacquaniti
Il tempo stringe. Per le politiche del 4 marzo partiti, gruppi e movimenti devono presentare le liste dei candidati nei collegi plurinominali e i candidati nei collegi uninominali alle Corti d’appello per la Camera, per il Senato, e per la circoscrizione Estero, entro il 29 gennaio. I parlamentari uscenti stanno decidendo cosa fare: quattro han- no già dichiarato la loro non disponibilità a ricandidarsi: i senatori del Pd Paolo Corsini e Massimo Mucchetti, e gli onorevoli deputati Mario Sberna (democrazia solidale) e il collega Luigi Lacquaniti (Sel). Tutti gli altri sono disponibili a un nuovo impegno, sempre che il partito lo chieda.
Il futuro sindaco di Brescia? Mariastella Gelmini, deputato di Forza Italia, non ha esitazioni: «Vedo bene Paola Vilardi, ha già amministrato in Loggia come assessore all’urbanistica di Forza Italia e unisce le problematiche della città alla competenza nell’ambito professionale e amministrativo. Mi auguro che si candidi, la ritengo una professionista».
Gelmini ha già deciso di ricandidarsi in Parlamento e tra i temi su cui è impegnata ricorda in particolare la formazione negli istituti tecnici superiori e l’impegno sulla depurazione del lago di Garda. E si dice disponibile a una ricandidatura l’onorevole Giuseppe Romele anche lui di Forza Italia, ma con una premessa che è anche un messaggio: «Io sono a disposizione, ma sarà il partito a decidere».
Guardano a un nuovo mandato — ad eccezione dei senatori Paolo Corsini e Massimo Mucchetti che hanno già annunciato che non si ricandideranno — i parlamentari del Pd Alfredo Bazoli, Marina Berlinghieri, Miriam Cominelli, Guido Galperti e Gregorio Gitti e sul fronte di Forza Italia, come detto, Mariastella Gelmini e Giuseppe Romele, mentre sarebbe ancora certa la ricandidatura del senatore Riccardo Conti.
Lega nord riconferma i deputati Stefano Borghesi e Davide Caparini, mentre il senatore Raffaele Volpi dice che si ricandiderà «se il partito lo decide, è stata una legislatura di difesa di quel poco che si poteva, il governo ha usato solo la sfiducia, la vittoria che abbiamo conseguito è stata non fare lo jus soli facendo opposizione per 5 anni alle malefatte del governo». E per i Cinque stelle si ricandidano Ferdinando Alberti, Tatiana Basilio, Claudio Cominardi, Giorgio Sorial e il senatore Vito Crimi.
Marina Berlinghieri, Partito democratico, ricorda tra gli impegni parlamentari la sinergia tra le industrie bresciane e il ministero e, come capogruppo in commissione, «un patto forte sull’economia bresciana», ma anche un emendamento nella legge di bilancio «che mette al riparo il comparto delle terme di Sirmione e Boario».
Si poteva fare di più? «Sicuramente, ma sono orgogliosa del contributo non piccolo che ho potuto dare» ribadisce Berlinghieri.
Nelle consultazioni territoriali del Pd è uscito il nome dell’onorevole Miriam Cominelli: «Mi metto a disposizione del partito» dice e aggiunge che vorrebbe continuare il lavoro in Parlamento per altri cinque anni «per poter far crescere questo bagaglio di esperienze».
La maggiore soddisfazione? «L’impegno profuso sul caso Caffaro: è stato bello lavorare in sinergia con le istituzioni, ho sentito che stavo facendo qualcosa di utile e sono fiera di aver fatto questa legislatura».
Ha già scelto di ricandidarsi l’onorevole Alfredo Bazoli deputato del Pd, augurandosi che «gli italiani scelgano e decidano non sulla base di reazioni emotive, ma con una valutazione seria e di merito». Bazoli ha citato come proble- mi da risolvere il bicameralismo paritario, il rapporto Stato-regioni e «l’obiettivo di dare al Paese un assetto istituzionale più semplice e stabile, come nelle altre democrazie».
Si prepara al bis al Senato Vito Crimi per i Cinque stelle, ha invece deciso di lasciare il Parlamento l’onorevole Mario Sberna: «Pensavo di ricandidarmi perché sono centrista, ma per i centristi non c’è più spazio». Sberna parla di «frustrazione» perché «l’impegno di portare a casa qualcosa non interessa più nessuno, riuscire a migliorare la situazione delle famiglie è un’impresa teutonica, non è colpa del centrosinistra né del centrodestra o dei Cinque stelle, è la struttura che crea difficoltà» .
E ha deciso di non ricandidarsi, ma «per motivi privati», l’onorevole Luigi Lacquaniti: «Ricevo richieste da Roma e dal territorio a livello regionale, ma non ho sciolto la riserva, anche se questo non significa che mi ritiro a vita privata, parteciperò alla campagna elettorale e sarò presente per sostenere la candidatura di Giorgio Gori in Lombardia», condivisa anche dall’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra e dal consigliere comunale Francesco Patitucci.
Lacquaniti esprime un giudizio positivo sull’amministrazione comunale di Brescia: «Pur con qualche problema, ha dato ottime prove di sé con il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra, che sicuramente va confermato».
Io sono a disposizione anche questa volta, sarà il partito a decidere se ha bisogno di me
Mi è piaciuto l’impegno per la Caffaro: ho capito di fare qualcosa di buono
Gli italiani scelgano e decidano non con reazioni emotive, ma con una valutazione seria