L’ultimo viaggio dei francesi
L’ultimo viaggio per i Kornatowski (papà con il fratello Theo, mamma e figli di 7 e 2 anni) sterminati in A21. Le salme sono tornate in Francia.
Adesso li aspettano tutti. A casa. Per l’ultimo saluto. Dopo il nulla osta disposto dal sostituto procuratore Roberta Panico, sono partite ieri, in mattinata, dall’obitorio del Civile, le cinque salme delle vittime rimaste coinvolte nello schianto in A21 il 2 gennaio scorso. Un’intera famiglia francese sterminata nel maxi tamponamento in autostrada, morta carbonizzata a seguito dell’esplosione dell’autocisterna carica di benzina colpita da un camion che trasportava ghiaia. Nel mezzo, la Kia Sportage bianca della famigliola arrivata in Italia per trascorre re le vacanze di Natale: fino a Venezia, dopo una tappa a Verona. A bordo c’erano Wilfrid Kornatowski, 32 anni, la moglie Sabrina, 29, e i loro figlioletti Nolhan, 7 anni , e Lina, 2, oltre al piccolo Mathèo, 13 anni, fratello minore di Wilfrid (insieme nella foto). «Se lo portavano ovunque» dicono gli amici più cari e i parenti, distrutti dal dolore. L’ultimo viaggio di questa famiglia è verso casa, stavolta, Saint Vallier de Thiey: cittadina nell’entroterra della Costa Azzurra, una manciata di chilometri da Grasse. Dove abitavano e dove Wilfrid e Sabrina, in luglio, avevano realizzato, non senza sacrifici, il sogno di una vita: aprire un food track tutto loro. Trasporto e funerale sono stati resi possibili dalla generosità degli amici: oltre mille sottoscrittori hanno donato 35.940 euro.
Alla procura, ora, il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente del 2 gennaio costato la vita anche al camionista Ilcho Mitrevski, 56 anni, residente ad Alba. (m.rod.)