Loggia, aumenta il premio di risultato
È la prima volta che aumenta nell’era Del Bono: quasi 4 milioni di euro
Per la prima volta nell’era Del Bono, cresce l’ammontare dei premi di risultato distribuiti ai dipendenti e soprattutto ai dirigenti del Comune di Brescia. L’aumento si è registrato nel 2016 (è l’ultimo dato disponibile): i dirigenti hanno ottenuto complessivamente 314 mila euro lordi, i 1.500 dipendenti 3,5 milioni lordi. Per i dirigenti, si tratta di una cifra più alta rispetto ai 270 mila euro distribuiti nel 2015, ai 304 mila del 2014 ed ai 310 mila del 2013. Sia dirigenti che personale sono diminuiti negli ultimi anni. Ma la mole di lavoro non è calata, è rimasta identica. E, come spiega l’assessore Panteghini, è giusto premiare i lavoratori per l’impegno profuso.
Per la prima volta nell’era Del Bono, cresce l’ammontare dei premi di risultato distribuiti ai dipendenti e soprattutto ai dirigenti del Comune di Brescia. È successo nel 2016, ultimo dato disponibile: i dirigenti (oscillanti durante l’anno tra 27 e 28) hanno ottenuto complessivamente 314mila euro lordi, i 1.500 dipendenti 3,5 milioni lordi. Per i dirigenti, si tratta di una cifra più alta rispetto ai 270mila euro distribuiti nel 2015, ai 304mila del 2014 ed ai 310mila del 2013. Nel 2012, quando in Loggia c’erano più dirigenti rispetto a oggi, vennero stanziati 339mila euro. Motivo: è cresciuto l’importo medio dei premi distribuiti. Nel 2016, i dirigenti hanno ottenuto mediamente 11.715 euro a testa con un picco massimo di 14.661 euro e uno minimo di 2.491 euro. Nel 2015, 2014 e 2013, gli importi medi distribuiti ai dirigenti ammontavano a 8.714 euro, 9.503 euro e 7.386 euro. Capitolo dipendenti: nel 2016 sono stati distribuiti 3,514 milioni con una media di 2.347 euro, un minimo di 1.592 euro e un massimo di 3.029. Nel 2015 la Loggia ha stanziato 3,497 milioni con un importo medio di 2.320 euro. Vale la pena di ricordare un aspetto importante: con i tagli effettuati per esigenze di bilancio, il numero di dipendenti del Comune di Brescia, che aveva toccato quota 2.200 negli anni di Corsini, è costantemente diminuito durante il governo Paroli scendendo a 1.700 unità. La cura dimagrante è proseguita anche con Del Bono, che ha portato il numero di dipendenti a 1.500. Stesso discorso per i dirigenti, passati da 42 a meno dei 30 in servizio oggi. La mole di lavoro, però, è la stessa. «La struttura si è alleggerita ma i compiti sono i medesimi, distribuiti tra meno risorse. Di conseguenza l’impegno profuso è aumentato e cerchiamo di premiare lo sforzo», spiega Paolo Panteghini, assessore al bilancio. «I premi sono distribuiti in base a una serie di risultati verificabili in modo oggettivo. Non diamo soldi a pioggia, chi raggiunge tutti i target prende l’importo massimo, chi non lo fa prende il minimo. Le retribuzioni sono rimaste bloccate per anni, cerchiamo di tenere alte quelle di risultato per contrastare gli effetti dell’inflazione» continua.
Il sistema funziona? «Direi di sì, pochi non ottengono il premi. Chi prende meno, in certi casi, si scoraggia: li invito a sentirsi più stimolati». Panteghini, professore di economia alla Statale, non si ricandiderà: «Ma resto a disposizione per eventuali consulenze gratuite. Con la politica non ci si deve arricchire: l’indennità prevista per gli assessori, 3.557 euro lordi, è stata tagliata del 10% dalla giunta stessa già dal 2013 e non sono previsti premi di risultato. Il mio importo è ulteriormente dimezzato in quanto svolgo un altro lavoro».
Panteghini Sono diminuite le persone, ma non la mole di lavoro: così è premiato l’impegno