Corriere della Sera (Brescia)

Loggia, aumenta il premio di risultato

È la prima volta che aumenta nell’era Del Bono: quasi 4 milioni di euro

- Vittorio Cerdelli

Per la prima volta nell’era Del Bono, cresce l’ammontare dei premi di risultato distribuit­i ai dipendenti e soprattutt­o ai dirigenti del Comune di Brescia. L’aumento si è registrato nel 2016 (è l’ultimo dato disponibil­e): i dirigenti hanno ottenuto complessiv­amente 314 mila euro lordi, i 1.500 dipendenti 3,5 milioni lordi. Per i dirigenti, si tratta di una cifra più alta rispetto ai 270 mila euro distribuit­i nel 2015, ai 304 mila del 2014 ed ai 310 mila del 2013. Sia dirigenti che personale sono diminuiti negli ultimi anni. Ma la mole di lavoro non è calata, è rimasta identica. E, come spiega l’assessore Panteghini, è giusto premiare i lavoratori per l’impegno profuso.

Per la prima volta nell’era Del Bono, cresce l’ammontare dei premi di risultato distribuit­i ai dipendenti e soprattutt­o ai dirigenti del Comune di Brescia. È successo nel 2016, ultimo dato disponibil­e: i dirigenti (oscillanti durante l’anno tra 27 e 28) hanno ottenuto complessiv­amente 314mila euro lordi, i 1.500 dipendenti 3,5 milioni lordi. Per i dirigenti, si tratta di una cifra più alta rispetto ai 270mila euro distribuit­i nel 2015, ai 304mila del 2014 ed ai 310mila del 2013. Nel 2012, quando in Loggia c’erano più dirigenti rispetto a oggi, vennero stanziati 339mila euro. Motivo: è cresciuto l’importo medio dei premi distribuit­i. Nel 2016, i dirigenti hanno ottenuto mediamente 11.715 euro a testa con un picco massimo di 14.661 euro e uno minimo di 2.491 euro. Nel 2015, 2014 e 2013, gli importi medi distribuit­i ai dirigenti ammontavan­o a 8.714 euro, 9.503 euro e 7.386 euro. Capitolo dipendenti: nel 2016 sono stati distribuit­i 3,514 milioni con una media di 2.347 euro, un minimo di 1.592 euro e un massimo di 3.029. Nel 2015 la Loggia ha stanziato 3,497 milioni con un importo medio di 2.320 euro. Vale la pena di ricordare un aspetto importante: con i tagli effettuati per esigenze di bilancio, il numero di dipendenti del Comune di Brescia, che aveva toccato quota 2.200 negli anni di Corsini, è costanteme­nte diminuito durante il governo Paroli scendendo a 1.700 unità. La cura dimagrante è proseguita anche con Del Bono, che ha portato il numero di dipendenti a 1.500. Stesso discorso per i dirigenti, passati da 42 a meno dei 30 in servizio oggi. La mole di lavoro, però, è la stessa. «La struttura si è alleggerit­a ma i compiti sono i medesimi, distribuit­i tra meno risorse. Di conseguenz­a l’impegno profuso è aumentato e cerchiamo di premiare lo sforzo», spiega Paolo Panteghini, assessore al bilancio. «I premi sono distribuit­i in base a una serie di risultati verificabi­li in modo oggettivo. Non diamo soldi a pioggia, chi raggiunge tutti i target prende l’importo massimo, chi non lo fa prende il minimo. Le retribuzio­ni sono rimaste bloccate per anni, cerchiamo di tenere alte quelle di risultato per contrastar­e gli effetti dell’inflazione» continua.

Il sistema funziona? «Direi di sì, pochi non ottengono il premi. Chi prende meno, in certi casi, si scoraggia: li invito a sentirsi più stimolati». Panteghini, professore di economia alla Statale, non si ricandider­à: «Ma resto a disposizio­ne per eventuali consulenze gratuite. Con la politica non ci si deve arricchire: l’indennità prevista per gli assessori, 3.557 euro lordi, è stata tagliata del 10% dalla giunta stessa già dal 2013 e non sono previsti premi di risultato. Il mio importo è ulteriorme­nte dimezzato in quanto svolgo un altro lavoro».

 Panteghini Sono diminuite le persone, ma non la mole di lavoro: così è premiato l’impegno

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