LeU, rosa di nomi per «far male» al Pd
Nel plurinominale della Camera capolista è Civati seguito da Parmigiani, Trentini e Cagno
Liberi e Uguali ha definito la squadra dei candidati alle prossime elezioni politiche. Il movimento che unisce Articolo 1-Mdp, Possibile e Sinistra Italiana si pone «come unica alternativa di sinistra al Pd»; secondo diversi sondaggi raccoglierebbe tra il 6 ed il 7,5% dei voti. Visti i meccanismi della nuova legge elettorale c’è la certezza che non porterà nessun bresciano in parlamento. Con queste percentuali sarà eletto alla Camera Pippo Civati (primo del listino proporzionale alla Camera a Brescia ma anche a Bergamo) e Francesco La Forgia di Mdp al Senato (primo del listino bloccato). Molti però i volti noti della sinistra bresciana a completare il puzzle delle candidature, con l’obiettivo di drenare il più possibile voti al Pd.
Seconda del listino plurinominale alla Camera è Francesca Parmigiani, consigliere comunale di Al Lavoro con Brescia, che non ha mancato di far sentire la sua voce critica nei confronti delle politiche della giunta Del Bono. Nulle le possibilità di essere eletta per l’avvocato 36enne (voluta fortemente dallo stesso Civati): per finire a Roma LeU dovrebbe prendere il 15% a livello nazionale. Terzo del listino è Luca Trentini, segretario provinciale di Sinistra Italiana; quarta è Donatella Cagno, segretario generale Funzione Pubblica per la Cgil bresciana. Il nome della Cagno sarà anche nel collegio uninominale cittadino. I collegi uninominali (che assegnano il 36% dei parlamentari) eleggono con il sistema maggioritario il candidato delle diverse coalizioni che prenderà più voti. Sulla carta si prevede un filotto del centrodestra. Ma per LeU anche il maggioritario è considerato un banco di prova importante per testare la rispondenza del territorio. Nel collegio uninominale delle «tre valli» ci sarà Giada Stefana (consigliera comunale a Nave e che siede nell’assemblea nazionale di SI), sul Garda corre Simone Zuin ( consigliere comunale a S.Felice del Benaco e di SI), nel collegio di Chiari c’è Pasquale Moffa (SI). Quasi certa la candidatura nel collegio di Romano di Lombardia del dentista orceano Francesco Anselmi: il collegio infatti conta 28 comuni della Bassa bresciana (tra cui Manerbio, Leno, Orzinuovi) che hanno il 55% del peso elettorale. Anselmi è persona conosciuta e stimata, in grado di togliere voti al «rivale» del Pd (o Pietro Bisinella o Serafina Bandera).
Nei due collegi uninominali del Senato correrà Rosa Vitale nelle valli (ex dirigente scolastico al Tartaglia-Olivieri e aderente Articolo 1) ed in città Ugo Verzeletti, capo storico del consiglio di fabbrica dell’Iveco. Il nome della psichiatra Carla Ferrari Aggradi (SI) è il quarto del listino plurinominale del Senato (condiviso con Bergamo) che non ha possibilità di essere eletta.
Il segretario provinciale di Mdp, Paolo Pagani, crede in una crescita del consenso elettorale; nella raccolta firme per validare la lista «abbiamo raggiunto il numero necessario già nel fine settimana». In quanto ai nomi delle candidature «abbiamo messo in pista una squadra di alto livello — commenta — che interpreta al meglio i valori di LeU sul territorio. Purtroppo, vista questa legge elettorale schifosa si sono rese necessarie candidature fuori dal territorio».
Pagani, candidato per LeU alle regionali, è il bresciano che ha più chance d’arrivare al Pirellone, dove il movimento sostiene come candidato presidente Onorio Rosati in contrapposizione a Gori, Fontana e Violi. Gli altri candidati bresciani (già presentati) sono Luisa Alessandrini, Marco Apostoli, Stefania Cobelli, Stefano Bordiga, Piera Pizzocaro, Abdelmajid Daoudagh detto Majid, Franca Roberti, Annalisa Tasinato e Daniele Sambrici.