A tavola con «Cibo di Mezzo» per esaltare il palato e la natura delle nostre prelibatezze locali
Si può valorizzare il cibo, dedicargli la giusta attenzione, senza per questo farlo diventare il protagonista di un reality show? La risposta sta in «Cibo di Mezzo», il progetto presentato nella sede del Mo.Ca di piazza Moretto, lontano dagli show ma nella piena consapevolezza che il cibo sia cultura dei popoli e dei luoghi. Nato da alcune chiacchierate al tavolo dei ristoratori, connesso alle scoperte gastronomiche del nostro Carlos Mac Adden, vero e proprio cane da tartufo sempre in cerca di produttori e piccoli tesori da apprezzare, Cibo di Mezzo collega i ristoratori che vogliono incontrare commensali curiosi. Cosa sarà nella pratica? Menù particolari, a prezzi già fissati, per esaltare la qualità dei prodotti del territorio, in alcuni periodi particolari dell’anno. I ristoranti fondatori sono per il momento dieci (Esplanade, Due Colombe, La Lepre, Gaudio, La Speranzina, L’osteria H20, Castello Malvezzi, La Rucola 2.0, Acquariva, Casa Leali), il primo periodo per le proposte del «Menu di mezzo» (dai 60 ai 100 euro, vini compresi) sarà dal 10 febbraio al 31 marzo. Le prenotazioni saranno online dall’apposito sito internet (www.cibodimezzo.it). In progetto anche scambi tra le varie cucine, con serate e incontri a quattro mani e nel prossimo futuro un evento comune che veda riuniti tutti i protagonisti. All’insegna di «Cibo di Mezzo», che mette insieme forze e competenze, ma senza snaturare l’identità di ognuno. ( t.b.)