Positivo il saldo delle imprese: +426 nel 2017
La voglia di dare vita ad una nuova attività non è che sia proprio tornata ma chi tra gli imprenditori è riuscito a reggere l’onda d’urto della crisi, ne sta lentamente uscendo. Questo il bilancio demografico delle imprese bresciane iscritte all’anagrafe della Camera di commercio che chiude il 2017 con un saldo positivo (+426) tra nuove iscrizione e cessazioni. E se le chiusure rallentano, il valore più basso dal 2006, le nuove aperture non brillano. Il totale non supera quindi le 119.143 unità.
Andando nel dettaglio dei settori, sono le costruzioni, la manifattura e l’agricoltura che confermano la flessione chiudendo l’anno con un nuovo segno negativo. Anche prendendo a riferimento la serie storica del bilancio demografico camerale, è evidente il costante calo delle imprese agricole mentre per il manifatturiero la brusca frenata parte dal 2012. Le imprese di costruzioni mettono a bilancio una ulteriore riduzione del 3% rispetto all’anno precedente e segnano un -9% rispetto a cinque anni fa con la scure della crisi che ha colpito prevalentemente quelle artigiane. Sostanzialmente stabile l’andamento del commercio che dopo un rallentamento partito nel 2014 riesce a chiudere l’anno in pareggio. Al contrario le neo imprese sono nate nelle attività professionali, nel comparto turistico e nei servizi di supporto alle imprese. L’incremento maggiore arriva infatti dalle società di consulenza aziendale sia amministrativa sia gestionale. A dare un più che positivo contributo è il turismo dove, percentualmente, bar e ristoranti crescono del 2,7% nel quinquennio. Positiva anche la performance di affitta camere, bed and breakfast e case per vacanza (+66,7% rispetto al 2012) così come la performance delle imprese legate alla cura delle persone, alla manutenzione del paesaggio e dei servizi di pulizia.