Cristicchi in bilico tra musica e racconto onirico
Accostare Simone Cristicchi esclusivamente al modello di cantautore raffinato e un poco stravagante che vinse il festival di Sanremo nel 2007 con «Ti regalerò una rosa», oggi come oggi sarebbe riduttivo se non addirittura fuori luogo. Perché il ricciuto artista romano — in scena stasera alla Latteria Molloy (12 euro, inizio alle 22.30) —, è riuscito negli anni a reinventarsi come narratore, togliendosi all’occorrenza i panni del classico cantautore per far conoscere alla gente la sua prosa. Indimenticabile fu «Li romani in Russia», monologo del 2010 sempre alla Latteria Molloy, dal testo del poeta Elia Marcelli, tra i pochi superstiti della spedizione in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale. Senza contare le repliche infinite di «Il secondo figlio di Dio», «Esodo», «Centro di igiene montale»: un mix di canzoni e monologhi che hanno plasmato l’artista, in grado di lavorare su qualsiasi cosa. Cristicchi in Latteria sarà accompagnato dai GnuQuartet, quartetto formato da viola, violoncello, violino e flauto traverso. A questo proposito gli chiediamo cosa l’ha convinto dei GnuQuartet.
«Li ho conosciuti 10 anni fa a Genova, dove mi consegnarono un loro cd di musiche di De Andrè riarrangiate in modo originale. Rimasi colpito dal loro stile e li contattai subito per un incontro. Si presentarono con tutto il mio repertorio impreziosito da un nuovo vestito musicale e iniziammo così il tour Grand hotel Cristicchi, quasi alla cieca. Per fortuna andò tutto liscio. Poi, ci siamo un po’ persi, ma hanno continuato a collaborare con i grandi della musica come Negramaro, Consoli, Fabi».
Cosa proporrà alla Latteria?
«Quando Alberto Belgesto mi ha chiamato per di fare qualcosa di speciale, ho ben pensato di ricontattare i GnuQuartet. Lo spettacolo sarà diviso in due parti: all’inizio il quartetto farà un concerto strumentale. Poi, entrerà n scena il sottoscritto per cantare parte dei brani della mia carriera, sempre accompagnato dai quattro amici».
Quali progetti nel futuro? «Premesso che sono ancora in pieno tour nel Il secondo figlio di Dio (prodotto dal Ctb), posso anticipare che lo spettacolo Manuale di volo per l’uomo, prodotto dal Ctb e dal Teatro Stabile dell’Aquila — di cui sono direttore artistico — sarà la mia nuova creazione artistica».