Un inferno borghese firmato Strindberg
Èil più noto dei drammi da camera di August Strindberg, drammaturgo svedese considerato il padre del teatro moderno. «Temporale», quarta produzione del Ctb, regia di Monica Conti, debutterà il prossimo 30 gennaio al Santa Chiara-Mina Mezzadri e rimarrà in scena fino al 18 febbraio. «È una grande sfida — ha detto la regista bresciana, che ritorna nella sua città dopo quattordici anni con un allestimento di spicco e durante i quali si è guadagnata autorevolezza e visibilità sui palcoscenici della penisola —. Strinberg è un autore ostico, non molto frequentato dalla nostra tradizione, che cerca di investigare il cuore umano con strutture drammaturgiche che ricordano la partitura musicale. Cerca di captare le vibrazioni dell’anima sia attraverso l’esperienza sensoriale che attraverso la realtà psichica e onirica. Con la mia lettura ho cercato di alleggerire il testo dalla sua veste letteraria, senza però tradirlo. Temporale ci porta dentro un inferno borghese in cui le persone (non i personaggi con le loro maschere) mettono a nudo le anime con la loro disperazione e la sostanziale mancanza di pietà». «La scelta di Strindberg — ha continuato la Conti — riporta alle origini storiche del Ctb, quando era ancora Compagnia della Loggetta. Mina Mezzadri, che annovero tra i maestri, viene ancora oggi ricordata per i suoi storici allestimenti di questo autore (Il pellicano, Il padre, Creditori) e non posso dimenticare Massimo Castri, che ha avuto un ruolo importante nella mia formazione». Un dramma che richiede una concentrazione spasmodica da parte degli attori, una vera fatica fisica. Vittorio Franceschi, interprete di eccezione, ha sottolineato come questo «sia un testo che mette in modo meccanismi che appartengono all’artigianato della recitazione e che solitamente non vengono più richiesti. Appunto per questo implicano sudore, oltre che tecnica. Solo così si può dare quella verità del teatro che è un dono per lo spettatore». Accanto a Franceschi (il signore) un cast di primo piano: Mauro Marino (il fratello), Melania Giglio (Gerda/Agnes), Monica Ceccardi (Louise/Gerda) e Sergio Mascherpa (il pasticcerfe/Fischer/l’uomo del ghiaccio). Monica Conti si è riservata un cameo nel ruolo della postina. Le scene e i costumi sono firmati da Roberta Monopoil, luci di Cesare Agoni, suono di Edoardo Chiaf, mentre il Valzer di Gerda è stato composto da Stefano Ghisleri. Biglietto euro 16 (ridotto 13) prevendite online su Vivaticket.