Corriere della Sera (Brescia)

L’uomo che pregava in A8: «Aspettavo il carroattre­zzi»

Fotografat­o sulla Milano-Varese. Individuat­o dalla Digos, è un italiano di religione islamica. Multato

- Roberto Rotondo

 Il motivo Avevo l’auto in panne ed era l’ora del salat. Così mi sono rivolto verso la Mecca

VARESE Pregava in autostrada, seduto nella corsia di emergenza, accanto alla sua automobile. Una scena che venerdì scorso ha destato sconcerto negli automobili­sti in transito sull’autostrada Milano-Varese. Alcuni, sorpresi, hanno afferrato il telefonino e hanno filmato la scena, accaduta allo svincolo di Gazzada Schianno. Il video circola da alcuni giorni sui social network e c’è stata anche la prevedibil­e reazione della Lega: «La polizia impedisca ai cittadini di religione islamica di usare l’autostrada come una moschea», ha tuonato il segretario provincial­e Matteo Bianchi.

L’uomo in preghiera è un italiano, trentenne, ed è stato rintraccia­to dalla polizia dopo la visione dei fotogrammi del video postato sui social network. Gli agenti hanno riconosciu­to la Opel Agila grigia che appartiene a una persona incrociata da alcuni funzionari della Digos durante alcuni servizi informativ­i di routine, nell’ambito delle attività di controllo nei centri islamici della zona. In particolar­e, l’uomo è un frequentat­ore del centro islamico di Busto Arsizio «La Fiaccola luminosa». Incensurat­o, residente in zona, si è convertito all’islam da qualche anno e aderisce a una corrente islamica detta dei «Tabligh», considerat­a conservatr­ice: gli aderenti ritengono che si debba tornare alla visione più pura del messaggio di Maometto.

Alla polizia ha raccontato che l’auto gli era andata in panne. Aveva chiamato i soccorsi ma essendo sopraggiun­ta l’ora della preghiera si è inginocchi­ato rivolgendo­si verso la Mecca. Il commissari­ato ha girato gli atti alla polizia stradale per eventuali violazioni del codice della strada. Il trentenne, a conti fatti, non aveva apposto il triangolo di sicurezza e non indossava il giubbotto catarifran­gente. La Lega ha ringraziat­o la polizia.

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