«Più fondi da Bruxelles per imprese e ambiente»
In una provincia il cui substrato economico sono le piccole e medie imprese, vanno intercettati tutti i fondi messi a disposizione dall’Europa, per sviluppare il commercio estero, le filiere, ma anche gli interventi di risanamento ambientale. Fondi lasciati spesso colpevolmente a Bruxelles. Questo la mission politica di «Italia-Europa Insieme per Gori», la lista civica di centrosinistra che si presenta alle elezioni unendo tre realtà politiche: il Partito socialista, i Verdi e Area Civica. «Non una sommatoria di sigle – ha sottolineato l’avvocato Lorenzo Cinquepalmi, segretario regionale del Partito socialista e candidato con il centrosinistra al collegio senatoriale delle tre valli – ma un progetto di lungo respiro ed una grande occasione di svolta».
Otto i candidati, quattro uomini e quattro donne: Giuseppe Taetti, Alessia Moretti, Fabio Mensi, Uliana Pardelli, Federico Armanini, Daniela Iorlano, Pierluigi Atti, Stefania Lucarini. La Moretti e la Iorlano provengono dall’area civico-prodiana e dall’esperienza dell’Ulivo; Mensi e Atti dal mondo dell’ambientalismo; Lucarini dal mondo civico e del volontariato, mentre la Pardelli ha militato per molti anni nel Partito socialista a Brescia, come Taetti sul Garda e Armanini in Valcamonica.
I contenuti del programma e le priorità? «Prioritaria la necessità di avere più Europa a Brescia come in Lombardia, anche una particolare attenzione al tema delle periferie, alla sanità ma soprattutto al lavoro» ha ricordato Cinquepalmi, il quale ha definito la candidatura di Gori a presidente della Regione «l’occasione ideale per tornare ad un governo regionale erede della grande tradizione riformista ed europeista lombarda». Dopo 23 anni «l’esperienza del centrodestra alla guida della Lombardia — chiude Cinquepalmi — è esaurita, anzi, esausta, senza più nulla da dare. Ecco perché è giunto davvero il tempo di cambiare». (i.b.)