I vescovi sanciscono il secondo miracolo Paolo VI sarà santo nel prossimo ottobre
Ieri il riconoscimento del secondo miracolo La canonizzazione si svolgerà in ottobre
Che quel parto finito bene nonostante una gravidanza a rischio avesse del miracoloso, lo avevano detto gli esperti da tempo. Ieri è arrivata l’ufficialità, i vescovi della Congregazione per i santi hanno sancito che quello è un miracolo ed è attribuibile all’intercessione di Paolo VI. Ora il Pontefice bresciano verrà proclamato santo, probabilmente a ottobre.
La riunione dei vescovi e cardinali della Congregazione dei Santi ha approvato ieri all’unanimità il riconoscimento di un miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Battista Montini. A questo punto mancano solo l ’approvazione di Papa Francesco - che non ha mai nascosto di attendere questo momento - e l’annuncio della data fissata per la canonizzazione del Pontefice bresciano: molto probabilmente in ottobre. Ne ha dato notizia ieri il sito «Vaticaninsider», in un articolo firmato dal coordinatore Andrea Tornielli dove si ricordano anche le date recentemente ipotizzate sul settimanale della diocesi di Brescia.
«Il mese di ottobre potrebbe essere quello giusto. Dal 3 al 28 ottobre a Roma si celebrerà la XV Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi sui giovani e convergeranno in Vaticano presuli da tutto il mondo. Quale occasione migliore per canonizzare, dopo San Giovanni XXIII, davanti a una porzione così consistente del collegio episcopale l’altro Pontefice del Concilio Ecumenico Vaticano II? Probabili le prime tre domeniche di ottobre anche se la più accreditata sembra oggi quella del 21». Così già nello scorso dicembre si poteva leggere su «La voce del popolo». Come già riportato in diverse occasioni il miracolo approvato riguarda la guarigione di una nascitura, al quinto mese di gravidanza, caso analizzato dalla Postulazione nel 2014.
«La mamma, originaria della provincia di Verona, stava portando avanti una gravidanza difficile ed era a rischio di aborto per una patologia che avrebbe potuto compromettere la vita del feto e della madre. Pochi giorni dopo la beatificazione di Papa Montini, avvenuta a Roma domenica 19 ottobre 2014, la donna si era recata a Brescia per pregare il nuovo beato al Santuario delle Grazie. La bambina nascerà in buona salute e lo è tuttora», sintetizza il vaticanista Tornielli ricordando che «l’inspiegabilità della guarigione era stata sancita l’anno scorso dalla Consulta medica del dicastero e quindi analizzata e approvata dai teologi».
L’ultimo passo è stato quello di ieri che ha preso atto delle conclusioni dei medici e degli esperti e delle valutazioni dei teologi. E il caso di Amanda nata alla fine di una gravidanza durata solo 26 settimane è ora quello del «miracolo di Paolo VI». Presto il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi, porterà il voto dei vescovi e dei cardinali a Papa Bergoglio che indicherà la data della canonizzazione, da celebrarsi, come si è detto, quasi certamente in ottobre, durante il Sinodo. Sull’ultimo numero di «Vita Pastorale», mensile paolino in un’intervista il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada, parlando dell’eredita di Paolo VI ha spiegato: «Mi attendo dalla canonizzazione due cose. Per me la capacità di affrontare la modernità come ha saputo far lui. Per la sua diocesi, mi piacerebbe vedere che le due anime di Brescia, quella popolare, della gente comune, e quella colta, diventassero una sola davanti a questo dono. Se riuscissimo a coniugare queste due anime entrambe così bresciane sarebbe meraviglioso per il bene della nostra Chiesa e della nostra terra».
Il vescovo Tremolada Nel nome di Montini adesso mi piacerebbe vedere unite le due anime di Brescia, quella popolare e quella colta
I prossimi passi La decisione della Congregazione dei Santi verrà ora comunicata a Papa Francesco che fisserà la data per la cerimonia in San Pietro