Corriere della Sera (Brescia)

I lettori del giovedì

Milano è la grande protagonis­ta degli appuntamen­ti settimanal­i proposti dal Municipio 1 nelle librerie indipenden­ti di quartiere

- Marta Ghezzi

Pietro Linzalone della libreria Il Trittico, all’inizio di via San Vittore, è spiritoso (o forse solo molto sincero). Mentre apre la porta, in una serata di pioggia, e accoglie i clienti con l’ombrello, dichiara di aver aderito «soprattutt­o per fame». La battuta fa centro, qualcuno lo osserva sorpreso, ma lui già rettifica il colpo, «È una bellissima iniziativa», ammette sornione, «bello essere presenti, bello farsi conoscere da nuove persone». Il piccolo sketch non è sfuggito a uno dei promotori, Luca Foschi del Municipio 1, che sottolinea pronto: «Le piccole librerie di quartiere sono lampioni accesi di cultura, ma spesso risultano soffocate dalle grandi catene e dai colossi della vendita online. Proprio per valorizzar­le e renderle più visibili, abbiamo dato vita a questo progetto».

Il progetto, appena partito, si chiama «Tutti i giovedì in libreria. Racconti e incontri milanesi» e coinvolge le librerie indipenden­ti del centro («Ci auguriamo che si diffonda e replichi anche in altre zone», ha dichiarato al momento del lancio Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune) in un calendario di appuntamen­ti settimanal­i che si snoda lungo tutto il 2018 (il termine è a novembre). Milano è la sola protagonis­ta, ma niente panico, anche con un unico soggetto non si rischia la noia: scrittobre­ria ri, docenti, gli stessi librai, sono andati a scovare storie nascoste, hanno frugato fra i ricordi, e la metropoli che presentera­nno nei prossimi mesi rischia di essere (a volte, non sempre) davvero sconosciut­a.

Quanti, ad esempio, conoscono i dettagli del calcio cinese in versione meneghina? Che forma ha la città sotto ai nostri piedi? Quali furono i cambiament­i negli anni del boom? E ancora la Milano industrial­e, Milano sotto le bombe, i monumenti meno noti, le note musicali create all’ombra della Madonnina.

Domani, intanto, si viaggia a ritroso nel XII secolo: alla Lino Il Domani, la medievalis­ta Ada Grossi racconta, seguendo il filo dei documenti d’archivio, l’area di Porta Vercellina e il genio dimenticat­o Pietro Longus (ore 18.30, piazza Cadorna). Giovedì 22, invece, al Colibrì, si parla di Milano come capitale del noir, con Luca Bonzano e altri giallisti (ore 18.30, via Laghetto 9).

I primi appuntamen­ti hanno dimostrato l’interesse dei milanesi per la città e per le piccole librerie, crocevia culturali dove il rapporto con il libraio è ancora stretto e gioca un ruolo nella scelta di un libro. Così il discorso su Mila- corre (a volte) parallelo a quello sul futuro dei libri e dei suoi negozi. Come è successo al Trittico. Dove si è parlato molto di via Padova, cercando di allontanar­e i pesanti stereotipi, ma anche dei consigli dei librai, del piacere che si prova curiosando insieme fra gli scaffali e del passaparol­a che influenza le vendite. «Le librerie di quartiere sono il segno del fermento e della vitalità che Milano sta vivendo in questi ultimi anni, facciamo di tutto per mantenerle in vita», ha concluso Luca Foschi.

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(foto Corner/La Presse) Soddisfatt­i Pubblico al Trittico di via San Vittore, dove si è parlato di periferie e del piacere di parlare coi librai

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