Il papà lo sgrida S’impicca a 8 anni
Il dramma nella Bassa nel pomeriggio. A trovarlo è stata la madre: è ricoverato in prognosi riservata
Dramma nel primo pomeriggio in una famiglia che vive nella Bassa. Dopo una discussione con il padre, perché non voleva rientrare a scuola per le lezioni pomeridiane, un bambino di 8 anni si è impiccato con una sciarpa in camera. L’ha trovato la mamma: il cuore batteva ancora. È ricoverato in Rianimazione in ospedale.
La discussione all’ora di pranzo. Lui, otto anni appena, che non vuole tornare a scuola per le lezioni pomeridiane. E il padre che lo sgrida: «Guarda che a scuola ci devi andare». Nulla di apparentemente grave. Non per lui, che dentro di sé deve aver covato rabbia, frustrazione, incomprensione. Di quelle che fomentano a soli otto anni.
Il dramma di questa famiglia di origini straniere che vive in un paese della Bassa — assolutamente integrata, assicura chi li conosce — si consuma poco dopo. Perché mentre il padre si sistema per tornare al lavoro, il piccolo va nella sua camera. In casa ci sono anche la mamma e gli altri fratelli.
Silenzio. Non esce. La madre prova a chiamarlo. Ma lui nulla. Preoccupata, la signora riesce a entrare nella stanza. E il silenzio si trasforma in un grido che mette in allerta anche i vicini. Il suo piccolo è incosciente. Avrebbe preso una sciarpa e se la sarebbe arrotolata attorno al collo. Poi in qualche modo sarebbe riuscito a salire sull’armadio salvo poi lanciarsi di sotto. E farsi del male. L’hanno salvato in tempo, il suo cuore batteva ancora. Il bimbo è stato trasferito d’urgenza in ospedale dove è ricoverato in prognosi riservata. Restano le domande, il dubbio si possa essere trattato di una bravata finita in tragedia. Non è il primo caso, purtroppo. Alla mente torna il caso di un 13enne che a Travagliato nel 201o si sparò con il fucile del padre. Così come a Orzinuovi, stessa età e medesima dinamica, due anni dopo. A Isorella, invece, una ragazzina di 14 anni si impiccò nell’armadio, con una sciarpa. Era il 2013. (m.rod.)