Il turismo invernale riempie le valli L’indotto vale 27 milioni di euro
A Ponte di Legno apriranno le terme: i conti possono solo migliorare
Skipass e scuole sci, pranzi e cene, shopping, hotel e appartamenti: il turismo della neve fa ricche le valli bresciane. L’indotto vale 27 milioni di euro. Parlano i dati della Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi: le imprese ricettive, del commercio e della ristorazione attive nei 40 comuni che attraggono turismo montano in Lombardia hanno generato nel 2017 un giro d’affari di 260 milioni. Nel dettaglio, il comparto ricettivo ha ricavi complessivi di 68 milioni, quello della ristorazione di 24 milioni, i negozi che vendono articoli sportivi di 8,2 milioni, il resto entra nel più vasto aggregato del commercio. Gli incassi più grandi arrivano in provincia di Sondrio con Bormio, Aprica e Livigno: dei 260 milioni complessivi, 209 sono fatturati qui.
A ruota la provincia di Brescia: nei Comuni montani considerati (Artogne, Bagolino, Borno, Collio, Edolo, Pisogne e Ponte di Legno) i ricavi di hotel, ristoranti e negozi superano i 27 milioni di euro. La montagna piace, e lo dimostrano anche gli investimenti che arrivano sul territorio: nel 2020, a Ponte di Legno, aprirà un centro termale da 24 milioni di euro la cui inaugurazione porterà ricadute positive sull’economia locale. L’indotto può solo crescere, e già oggi sul territorio di Ponte di Legno sono attive 120 imprese tra negozi, hotel, strutture ricettive e ristoranti.
Un altro motivo per stare allegri arriva dalla rilevazione del Centro Studi della Cna, che stima che, nel periodo compreso tra Natale e l’Epifania, le presenze turistiche sulle montagne lombarde siano cresciute del 17% rispetto allo stesso periodo del 2016. «Il turismo in provincia di Brescia ha avuto negli ultimi 3 anni una crescita degli arrivi vicina al 20% e già nel 2016 ha superato i 10 milioni di presenze – spiega Mauro Parolini, assessore Regionale allo sviluppo economico-, è un successo frutto del dinamismo degli operatori e dell’impegno della Regione».