Ricatti a clienti di prostitute Arrestati due vigili
Fermavano i clienti delle prostitute poi, anziché multarli come previsto da un’ordinanza comunale, chiedevano soldi per «chiudere un occhio». Due agenti della polizia locale in servizio a Fenegrò sono stati arrestati con l’accusa di concussione in concorso. Si sarebbero difesi dicendo di aver agito «per bontà». Sono stati sospesi dal servizio in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. I vigili arrestati dai carabinieri della Compagnia di Como fanno parte del corpo intercomunale della Bassa piana Comasca. Sono l’agente Giovanni Castro, 58enne, e il sovrintendente Mario Verdoliva, 56 anni. I militari dell’Arma li hanno fermati al termine di un turno di servizio durante il quale avevano effettuato controlli sulla strada provinciale 27, un’arteria dove abitualmente sono presenti numerose prostitute. I due, secondo l’accusa, avevano appena intascato 50 euro da un uomo sorpreso mentre stava per caricare in auto una ragazza. Un’ordinanza comunale contro la prostituzione in vigore
Il sistema Gli agenti chiedevano 400 euro «per chiudere un occhio»
nella zona prevede multe da 400 euro per chi viene scoperto anche solo a sostare nelle piazzole utilizzate per il sesso a pagamento. L’indagine della Procura di Como è partita a ottobre dopo la denuncia di un cliente che, dopo aver pagato una prima volta 150 euro ai vigili, fermato una seconda volta si era rifiutato di versare soldi agli agenti, aveva pagato la regolare sanzione ma al contempo si era rivolto alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto. Gli episodi contestati ai vigili sono due, ma l’ipotesi è che per la coppia di agenti la «contrattazione» con i clienti delle ragazze fosse una pratica frequente. «Volevamo evitare alle persone fermate una sanzione pesante e le relative conseguenze», avrebbero detto i due agenti. Gli arrestati, rinchiusi in carcere al Bassone, secondo quanto ricostruito dai carabinieri chiedevano soldi solo quando erano di pattuglia insieme e quando erano certi che l’uomo fermato non fosse residente nella zona di Fenegrò. Speravano così di restare impuniti. Dal Comune fanno sapere che, qualora le accuse fossero confermate scatterebbe il licenziamento.