«Rimangono molte criticità ma Brescia è meno inquinata Non è nuova terra dei fuochi»
Discariche, falda, Caffaro: il bilancio della direttrice Arpa
Maria Luisa Pastore, geologa 59enne, milanese, a capo dell’Arpa Brescia dal luglio 2013 (gestiva anche il dipartimento di Mantova) , da marzo andrà a dirigere il settore Tutela dai Rischi Naturali, nella sede di Milano.
Direttrice, un suo bilancio? La nostra è davvero tra le province ambientalmente più critiche d’Italia?
«Il mio bilancio è molto positivo. Le sollecitazioni delle amministrazioni locali e dei cittadini, il supporto di molti colleghi professionalmente preparati e appassionati sono stati motivo di arricchimento personale. Purtroppo la conoscenza delle problematiche ambientali a cui si arriva con i nostri controlli non sempre porta a soluzioni in tempi accettabili. Direi che tutta la Lombardia presenta criticità ambientali importanti. Basti ricordare gli incendi degli ultimi mesi in provincia di Pavia, Milano, Como. Sicuramente la provincia di Brescia ha tante problematiche ambientali. C’è il sito d’interesse nazionale Caffaro e tra Brescia e Mantova ci sono 600 siti interessati dalla normativa sulle bonifiche. Nella sola provincia di Brescia si trovano il 26% degli impianti di gestione rifiuti della regione, il 21% delle installazioni industriali Ippc; il 60% delle installazioni zootecniche Ippc della Lombardia sono tra Brescia e Mantova».