Corriere della Sera (Brescia)

TURISMO, NUOVI SCENARI IL GARDA DIVENTA SLOW E DA’ PIÙ SPAZIO AL LUSSO

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Caro Tedeschi, lei scrive spesso del Garda, ne esalta le virtù e i risultati di affluenza, ma dimentica il rovescio della medaglia: sovraffoll­amento, ingorghi, un carico sempre più insopporta­bile per un territorio già sotto stress e deturpato in tanti luoghi dagli interventi umani. Non sarebbe il caso di rallentare questa rincorsa a numeri sempre più eclatanti?

Laura Lonati Gentile Laura, mi unisco a lei (non da oggi) nella denuncia degli scempi che alcune amministra­zioni locali hanno lasciato compierei. Ho appena percorso la strada da Desenzano a Salò: un campionari­o di obbrobri su una delle strade più belle e panoramich­e della provincia. Non mi stanco di segnalare l’abnorme presenza di seconde case in comuni come Manerba (due terzi dell’edificato!). Altra cosa è sperare di sbarrare la strada al turismo che, come osserva lei, ha raggiunto numeri eclatanti: in attesa di conoscere quelli definitivi del 2017, non dimentichi­amo che nel 2016 la provincia di Brescia ha superato i 10 milioni di presenze, di cui 7,3 milioni sul lago di Garda. Assai più utile è seguirne l’evoluzione, assecondar­ne le tendenze migliori. Già dalle colonne del Corriere si è osservato come il Garda stia diventando un polo dell’ospitalità di lusso: i nuovi 5 stelle annunciati a Salò e San Felice porteranno a 13 gli alberghi di lusso, mentre la sponda trentina e veronese replicano con un solo hotel di lusso a testa. I dati riportati da Bresciaogg­i dopo la Borsa internazio­nale del turismo offrono altri spunti di riflession­e. Il boom di domande per le vacanze pasquali indurrà molte strutture ad aprire in marzo: non è quell’«allungamen­to della stagione» da tutti invocato? La stessa Borsa ha fatto registrare un boom di domande di turismo ciclabile: quasi una febbre, in attesa dell’inaugurazi­one della pista a sbalzo sul lago a Limone attesa per il 10 maggio. Un sogno di turismo slow, ecososteni­bile, cullato da molti e da tempo. Da queste colonne l’idea di completare l’anello ciclabile del lago venne rilanciata con forza il 15 luglio del 2012. Le buone idee, a volte, non cadono nel vuoto.

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