Meloni e Yoshikawa Duo «sconcertante»
È uno dei veterani della Filarmonica della Scala, e anche una delle punte. Dal 1984 Fabrizio Meloni è primo clarinetto dell’orchestra scaligera, applaudito dal pubblico, dai colleghi e dai direttori per la morbidezza del suono e per la tecnica infallibile. Non stupisce vederlo impegnato oltre che a teatro in una rilevante attività solistica e discografica, e oggi ospite d’onore della stagione concertistica dello Spazio Teatro 89 (ore 17, v. f.lli Zoia 89, € 5-7). Ad accompagnarlo è Takahiro Yoshikawa, pianista giapponese perfezionatosi all’Accademia della Scala nel 2001 e milanese d’adozione; oltre ai concerti da solista, collabora stabilmente con i complessi da camera della Scala, i Solisti, il Quartetto d’archi e i Cameristi. Il programma che impaginano, dal simpatico titolo «Gran Duo, sconcertante!», è all’insegna del virtuosismo e della fantasia e si incentra attorno a due brani pirotecnici come il «Gran duo concertante» di Weber e «Lyon», dedicato da Liszt alla rivolta, soffocata nel sangue, dei Canuts, gli operai tessili lionesi che nel novembre del 1831 si ribellarono alle inumane condizioni di lavoro. In apertura le rare «Fantasie da concerto» composte da Ferdinando Sebastiani sui motivi della «Norma» e della «Semiramide»; nel finale le deliziose Sonatine di Milhaud e Honneger.