Corriere della Sera (Brescia)

Svende la villa Finisce nei guai

Contrari alla possibilit­à di candidati solo immigrati

-

Coordinate dalla Dda, le Fiamme Gialle hanno arrestato un imprendito­re per una maxi evasione legata alla compravend­ita di una villa a Sirmione.

L’ipotesi di una lista composta per intero da immigrati diventati cittadini italiani trova il «no deciso» di Fabio Rolfi (Lega Nord), che la definisce un’opera di «ghettizzaz­ione». Con un percorso di rappresent­anza elettorale per le comunali di Brescia che va «in senso opposto alla vera integrazio­ne».

Ma, forse, quello che più stupisce l’ex vicesindac­o del capoluogo è che un interessam­ento per il voto degli stranieri sia arrivato anche da alcuni rappresent­anti politici del centrodest­ra (Lega Nord esclusa).

L’eventualit­à di un’alleanza è pura «fantascien­za» è il giudizio di Rolfi. Convinto che «gli stranieri che vivono regolarmen­te nella nostra città, pagano le tasse, rispettano le regole e non delinquono hanno tutte le possibilit­à che la legge riconosce loro, se muniti dei requisiti, per candidarsi – spiega – e farsi eleggere nelle civiche o nei partiti che si presentera­nno per amministra­re Brescia. Non c’è bisogno di un’ulteriore separazion­e e non serve una lista di immigrati che si rivolga esclusivam­ente agli stranieri stessi». Ma questa è l’ipotesi che è sul tavolo della Fabi, la federazion­e delle associazio­ni per l’Immigrazio­ne di Brescia che domenica 25 discuterà di elezioni politiche, ma anche dall’ipotesi di creare una civica per le amministra­tive del capoluogo.

Alleanze o corsa solitaria non è dato sapere, entrambe le ipotesi sono in campo: sul tema si confronter­anno le 13 comunità afroasiati­che riunite nella Fabi. Il luogo prescelto doveva essere la Camera del Lavoro, che aveva disponibil­ità a questa come ad altre iniziative. Salvo poi fare retromarci­a e precisare che «la richiesta di utilizzo della sala era stata fatta con motivazion­i generiche». Senza specificar­e la costituzio­ne di «una lista civica che all’interno della nostra sede non può trovare ospitalità» specifican­o dalla Cgil. Il sindacato sottolinea la propria «distanza» dall’iniziativa della Fabi. Pur essendo «da sempre vicina alle istanze degli immigrati» e attiva in un’opera politica contro le discrimina­zioni, la Camera del Lavoro di Brescia «non può ritrovarsi idealmente in una lista composta

Le motivazion­i Per il consiglier­e regionale si va contro l’integrazio­ne, mentre la Camera del Lavoro non concede lo spazio

sulla base dell’origine etnica o nazionale degli eventuali componenti». Una precisazio­ne, quest’ultima, che sembra inquadrare la politica in un’ottica di idee e non di nazionalit­à.

Condivisa in parte dallo stesso consiglier­e regionale Rolfi, che boccia l’idea di una «lista che avrebbe la sua ragion d’essere su base etnica» o confession­ale. Ma forse la partita dei nuovi italiani è più ampia. E nasce dalla speranza che una rappresent­anza diretta (in Loggia) permetta di incidere maggiormen­te sulla vita amministra­tiva. (m.tr.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy