La stagione del teatro delleAli
«Il teatro? Un alimento di cui si sente il bisogno». Un’immagine per condensare il senso del lavoro di mesi. Non è un caso che a regalarla sia suor Luciana Bertoglio, madre delle suore messicane di Breno che qui, nel cuore della Valle Camonica, si occupano con orgoglio dell’Accademia Arte e Vita e dell’annesso Teatro delle Ali, avviati una decina di anni fa dalla famiglia Zaleski. Appartiene anzitutto a loro, prima di chiunque altro, questo piccolo teatro di provincia, ormai meta fissa di centinaia di spettatori durante la stagione teatrale canonica, da ottobre a maggio. Ed ora che il calendario si avvia verso la seconda parte di programmi e iniziative, l’affluenza non accenna a diminuire. Insomma, niente cali fisiologici. «A teatro si viene perché ci si coltiva» ribadisce suor Luciana. E se così non fosse come spiegare il numero crescente di abbonamenti e frequentatori, che negli anni ha dato ragione agli sforzi di una programmazione di qualità (gli ultimi tre sotto la direzione artistica di Vittorio Pedrali). La ricetta è semplice: nonostante l’aura religiosa che anima le padrone di casa, i miracoli non si fanno. E quindi meglio puntare su un mix di grandi nomi e proposte sperimentali, ma di livello. Diversificando i generi e le opportunità culturali.
Si ricomincia sabato 24 febbraio con la terza edizione dei «ring musicali», esibizione live di cinque band giovanili delle zone di Bergamo e Brescia. Spazio alle performance emozionanti dell’arte circense con il ciclo di spettacoli «Circomeraviglia», che si terranno sabato 3 e sabato 17 marzo. Per la festa della donna, in scena «La locandiera» di Goldoni con la compagnia Proxima Res giovedì 8 marzo, spettacolo che chiuderà la lunga stagione di prosa «In Tournée», arricchita nei mesi scorsi dalla presenza di interpreti di primo piano come Ottavia Piccolo, Monica Guerritore e Alessandro Bergonzoni. Novità in programma, mercoledì 28 marzo per il ciclo «Divina umanità», lo spettacolo «Le sette ultime parole di Cristo sotto la Croce» con Lucilla Giagnoni e il quartetto d’archi Daidalos, che si terrà eccezionalmente nel Duomo di Breno; il secondo appuntamento (nella sede del Teatro) sarà con «Abramo» di Luciano Bertoli sabato 21 e domenica 22 aprile. Seguiranno i musical prodotti dall’Accademia Arte e Vita, «A Chorus line» sabato 28 e domenica 29 aprile, e gli appuntamenti con la rassegna per le scuole «Dai banchi al teatro». Infine un progetto in fieri: la neo colla- borazione con la cooperativa Sociale Azzurra che, grazie al sostegno di fondazione Cariplo, porterà presto sul palco del teatro brenese una proposta inedita con il coinvolgimento di disabili e migranti. A dimostrazione che il teatro, oltre a essere occasione trasversale di forme espressive, è anzitutto linguaggio universale.