Amarcord comunista, Bersani incontra l’onorevole Terraroli
La visita al compagno del Pci: «L’inciucio Renzi-Berlusconi è già fatto»
Pierluigi Bersani, a Brescia per la campagna elettorale a fianco di Paolo Pagani candidato in Regione per LeU, ha iniziato la giornata con un appuntamento che gli stava a cuore, quello con l’onorevole Adelio Terraroli, l’anziano parlamentare con cui ha condiviso l’impegno politico negli anni in cui il partito era il Pci, Partito comunista italiano. E via via nel tempo il Pd a guida renziana, un partito in cui Bersani poi non si è più riconosciuto. E oggi, abbandonato il Pd, Bersani ha scelto il nuovo «Articolo1-Mdp», Movimento democratico e progressista, che alle elezioni sosterrà Pietro Grasso e il suo «Liberi e uguali». «Solo i numeri accetto che siano sommati, le persone no», ha esordito Bersani «bisogna convincerle, c’è un percorso di partecipazione da fare, non basta ammucchiare i gruppi dirigenti, Art.1, Pd, è più complicato, bisogna affrontare i temi sociali, se no non se ne occupa la sinistra, lo fa qualcun altro». Liberi e uguali? «Spero, penso, che con Liberi e uguali si possa costruire un’area progressista che punti sui valori e affronti il disagio sociale». C’è il problema del lavoro che viene meno: «È molto semplice, il lavoro c’è se ci sono gli investimenti che producono lavoro, oggi sono del 30% più bassi del 2003 e c’è troppa precarietà». Ha citato poi il tema della sanità e (LaPresse/ Morgano) della scuola, che «stanno perdendo colpi» per questo «ci vogliono buone misure». E c’è un rischio, se c’è il disagio che «sia la Destra a prosperare, ma tocca a noi andare in campo». Bersani prevede un «inciucio elettorale» RenziBerlusconi? «Sto ai fatti, il Pd fa candidature che spianano il centrosinistra, cosa devo concludere? A questo punto la do già per fatta». E ha parlato di «prova del nove» che confermerebbe le sue previsioni: «Un inciucio RenziBerlusconi, non a caso per due mesi Brunetta urlava sul tema banche per far passare il documento del Pd».