Digital Universitas Garanzia di lavoro
L’innovazione è cultura, la tecnologia la si può acquistare. Per questo il percorso di apprendimento è fatto di piccoli ma continui passi, di scambi tra realtà diverse e di tanta passione. Errori compresi. Come quelli compiuti dalle Università che solo in alcuni casi sono riuscite a creare nuovi paradigmi per una nuova formazione dei giovani. Ed ecco allora che per rispondere alle richieste del mercato del lavoro, un aiuto è arrivato dai «privati» come quelli che a Brescia hanno creduto nel progetto di Superpartes di creare una Digital Universitas. Un modello raro ma estremamente efficace se gran parte dei ragazzi che hanno partecipato al primo master hanno già trovato un’occupazione. L’occasione per tornare a parlare di questi temi è stata ieri la consegna degli attestati di partecipazione della seconda edizione del master in digital trasformation. Una cerimonia con al centro l’innovazione ed i suoi attori. Come quelli della Pubblica amministrazione che «deve essere disposta ad accettare le sfide del cambiamento» hanno sottolineato il sindaco del Bono e il presidente della corte d’appello, Claudio Castelli. Una scommessa sulla quale il sistema bancario italiano ha investito, nel solo 2017, oltre 5 miliardi «e non sono sufficienti» ha commentato Stefano Vittorio Kuhn, direttore macro area Ubi. Agli imprenditori il professor Mario Mazzoleni ha chiesto di continuare ad insegnare ai ragazzi «la bellezza della fatica, il rispetto delle regole, l’umiltà nel farsi le domande e nel cercare risposte». (r.g.)