Impresa 4.0 L’Isfor scende in campo
Illuminare la «zona grigia». È questo l’obiettivo della proposta formativa in tema di trasformazione digitale presentata ieri da Isfor. Il punto di partenza è la consapevolezza che «poche aziende sono già pronte all’utilizzo delle nuove tecnologie — ha sottolineato Paola Artioli, presidente della Fondazione Aib e vice di Giuseppe Pasini con delega all’Education — In tante si devono ancora adeguare a questi cambiamenti ed è a questa zona grigia che ci rivolgiamo come Aib». Isfor si rilancia come braccio operativo di via Cefalonia «per dare un’offerta formativa di qualità cercando anche di anticipare i bisogni degli imprenditori. Per evitare di rimanere fuori dai mercati». Un’offerta che si intreccia con quella universitaria. «La sfida tra territori – ha ricordato il Rettore della Statale Maurizio Tira – si vince lavorando insieme, facendo sistema. In questo modo saremo in grado di reimpostare una via bresciana all’Industria 4.0». E occorre fare in fretta. «Molto si gioca sulla velocità e intensità delle risposte – ha aggiunto il direttore di Aib, Marco Nicolai –. Se è vero che l’investimento in conoscenza è quello che rende di più, Aib ha previsto contributi per chi parteciperà ai corsi». Alla neo direttrice di Isfor, Cinzia Pollio il compito di illustrare la proposta. «Tre le direttrici: la prima rivolta agli imprenditori creando quelle competenze necessarie a cogliere le potenzialità della trasformazione digitale». La seconda prevalentemente indirizzata al management. La terza è «rivolta alle persone che già lavorano». I corsi inizieranno il 13 marzo. (r.g.)