Corriere della Sera (Brescia)

Il Brescia continua la propria rincorsa Cellino: «La squadra ora mi somiglia»

Arriva il colpo in trasferta per le rondinelle, che a Foggia vincono 2-1 in rimonta Pugliesi avanti nel primo tempo, poi tocca a Torregross­a e Caracciolo firmare il ribaltone

- Di Luca Bertelli

Terza vittoria nelle ultime quattro partite: la squadra di Boscaglia ha cambiato passo e il 2-1 a Foggia, in rimonta, ha un peso specifico non indifferen­te per morale e classifica. Il Brescia, andato sotto nel primo tempo, ha ribaltato il risultato nella ripresa grazie a Torregross­a e Caracciolo. Continua la risalita e Cellino gongola: «La svolta c’è stata, giochiamo da leoni».

Meritata, voluta, decisiva. La vittoria a Foggia è la terza del Brescia nelle ultime quattro partite, ma ha colori e sapori diversi. Rappresent­a la svolta di una stagione nella quale, svariate volte, l’illusione di un cambio di passo si era già palesata. Stavolta, però, sembra diverso. Più della classifica, mai così ammiccante (i play out sono 4 lunghezze dietro, i play off solo cinque più avanti), rassicura la quadratura di una squadra che gioca da gruppo e sembra aver fatto il pieno di personalit­à. A Foggia, sotto nel punteggio senza meritarlo nel primo tempo e vittime di due errori arbitrali marchiani in avvio di ripresa (mancano un rosso a Tonucci e un rigore), le rondinelle hanno continuato a proporre gioco senza macerarsi. Così sono arrivati, per nulla a sorpresa, prima il pareggio di Torregross­a su assist di Spalek — ancora una volta decisivo dalla panchina — e quindi il gol del ribaltone a firma di Caracciolo, spietato dal dischetto nel trasformar­e il penalty procurato dal solito Torregross­a. Il Foggia si è ricordato di giocare in casa troppo tardi, quando nel finale ha tentato senza forza e idee di riagguanta­re almeno un pareggio. E’ arrivata invece la terza vittoria esterna della stagione per il Brescia, a digiuno di successi fuori casa da 119 giorni. Un vuoto colmato nel pomeriggio da «o la va o la spacca», in un match arrivato nel momento propizio con i pugliesi reduci da quattro vittorie consecutiv­e e apparsi imborghesi­ti di fronte a un Brescia definito e efficace nel suo 4-2-3-1, in cui sono state degne di merito anche le prove di Coppolaro, Ndoj e Furlan, spesso sul banco degli imputati. Ora, per completare il processo di maturazion­e, non va commesso l’errore del Foggia: martedì, sul campo di un Perugia galvanizza­to dalle due fresche vittorie contro Palermo e Frosinone, bisogna continuare a spingere. Messe nel cassetto le paure, è il momento di provare anche a divertirsi. Non è troppo tardi.

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Trionfo Vittoria di gruppo per gli uomini di Boscaglia (LaPresse)

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