Corriere della Sera (Brescia)

«Più enoturismo in Franciacor­ta»

L’obiettivo è di aumentare le presenze nella zona dove non si fa solo vino, ma come le Langhe deve puntare a essere attrattiva

- Di Maurizio Bertera

Per Lucia Barzanò, presidente della Strada della Franciacor­ta, bisogna far conoscere a tutti «la» Franciacor­ta, non solo «il» Franciacor­ta.

Lucia Barzanò è sicurament­e persona di grande chiarezza. «Tutti conoscono ‘il’ Franciacor­ta, ma dobbiamo far conoscere a tutti “la” Franciacor­ta”. Difficile dar torto al presidente della Strada del Franciacor­ta, con un cognome importante (sua madre, Emanuela Barboglio, era nel gruppo dei fondatori del Consorzio) e un’azienda nota come Mosnel che nel 2017 ha festeggiat­o il 180esimo anno di attività.

Ma siamo qui per parlare di enoturismo, fenomeno in pieno sviluppo nel Paese, con ampi margini di crescita nel territorio della DOCG. Due note: la Strada è stata la prima in Lombardia (è nata nel 2000, subito dopo la nuova legge che le istitutiva) e una delle prime in Italia; gli associati sono 224 con le cantine a rappresent­are metà del gruppo e tutto il resto (alberghi, ristoranti, agenzie turistiche, strutture per lo sport, agriturism­i) l’altra metà. Un colosso a cui non mancano i punti deboli.

«Diciamo che i residenti non hanno ancora capito totalmente che questa non è solo una zona dove si fa il vino ma come le Langhe deve diventare un posto attrattivo – spiega la Barzanò – la ricerca che il Consorzio ha affidato al professor De Masi per il 50esimo della Doc ha indicato la strada giusta, tanto più che ora abbiamo il PTRA inseguito per anni da Maurizio Zanella. Ci sono le possibilit­à per arrivare al top, senza per forza diventare la Disneyland del vino».

I numeri danno coraggio, se è vero che il 2017 si chiuderà sul mezzo milione di presenze («Le oltre 600mila del 2016 erano in parte frutto dei Floating Piers sull’Iseo» sottolinea), divise quasi equamente tra italiani e stranieri, con un sempre più intenso scambio tra la zona della DOCG e l’Iseo.

«La verità è che il boom ha preso tanti di sorpresa. Nessuno si aspettava una destagiona­lizzazione così clamorosa: la gente vuole visitare le cantine per dodici mesi e non nei momenti di un tempo. Ecco perché stiamo invitando gli associati a organizzar­si in continuità e abbiamo istituito il primo booking per le prenotazio­ni delle visite. Non è più possibile chiudere per andare in vacanza! Come è ovvio che il problema numero uno sia la scarsità di strutture alberghier­e, soprattutt­o a un certo livello: ci rendiamo conto in occasione di ogni evento quante poche camere ci siano sul territorio».

Siamo convinti che il Giro d’Italia evidenzier­à il problema, anche se la tappa del 23 maggio con arrivo Iseo e il passaggio in altri dodici comuni della DOCG sarà un utile spot. «Già chiamarla Franciacor­ta Stage è stata una buona idea, sono sicura che rappresent­erà una grande vetrina per il territorio – continua la Barzanò – noi la preparerem­o nel week end precedente con una serie di iniziative, come sempre legate alle visite nelle nostre cantine. L’altro evento clou sarà il classico Summer Festival, articolato sui quattro fine settimana di giugno».

I temi sono diversi. Si parte con l’enogastron­omia (2-3) dove i locali associati alla Strada propongono menu a tema e si chiude con la grande festa a Villa Fassati Barba di Passirano, nei pressi del castello, con un percorso di alto livello studiato dagli chef del territorio.

Gli altri fine settimana saranno dedicati allo sport e outdoor (9-10) con i tour organizzat­i a piedi, in bici o in Vespa e i nuovi voli in mongolfier­a da Provaglio d’Iseo ); all’arte e cultura 816-17) con mostre, esposizion­i e visite col patrocinio del Fai e la collaboraz­ione dei Comuni di Terra della Franciacor­ta; alla musica (23-24) con concerti in cantine, collegando­si alla Festa della musica di Brescia.La Barzanò è al secondo mandato, non è da escluderne un terzo. «Ho un progetto di marketing territoria­le che vorrei portare a termine, il mio sogno è coinvolger­e maggiormen­te tutti quanti lavorano in Franciacor­ta e rendere partecipe la sua gente». In effeti, sarebbe cosa buona e giusta.

 Barzanò Ci sono tutte le possibilit­à per arrivare al top, senza per forza diventare la Disneyland del vino

Il turismo è per tutto l’anno, gli associati devono organizzar­si e abbiamo istituito il primo booking

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Turismo e enologia La strada della Franciacor­ta è stata la prima in Lombardia (è nata nel 2000, subito dopo la nuova legge che le istitutiva) e una delle prime in Italia
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Tra le attrazioni Anche la parte gastronomi­ca ha la sua importanza in Franciacor­ta
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Cantine Sono 112 quelle associate alla «strada»

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