Corriere della Sera (Brescia)

Se gli scolari scoprono la «cantina»

-

Di solito i ceo delle aziende scrivono libri per insegnare a essere come loro, spiegare la leadership, stimolare gli aspiranti/arrembanti manager di successo. Francesca Moretti - figlia di Vittorio e ceo di Terra Moretti Vino – non sfugge alla regola del libro ma ha proprio cambiato obiettivo: i bambini. L’opera si chiama «Uvaspina alla scoperta della vigna», edita da Mondadori Electa e scritta in collaboraz­ione con Gian Luca Biscalchin – l’illustrato­re per eccellenza del wine & food in Italia, e Laura Lazzaroni, giornalist­a biologa. L’idea è nata da un impegno che la Moretti ha assunto nei confronti della scuola dei suoi figli: «Mi sono accorta che era a due passi dalla nostra azienda e nel cuore della Franciacor­ta, ma che nel programma didattico il mondo legato al vino non aveva alcuno spazio – racconta Francesca – è stata Alice, la mia bambina, che raccontava ai compagni e alla maestra questo mondo perché lo viveva in maniera naturale, a rendermi consapevol­e della mancanza. Così ne ho parlato agli insegnanti e abbiamo deciso di formare i bambini nel corso di un anno». Detto fatto: è stato scelto un vigneto e ogni allievo ha adottato una pianta sulla quale ha posto un braccialet­to con il proprio nome. «Nel corso delle stagioni hanno potuto vedere il formarsi delle gemme e la crescita dei grappoli. Siamo poi passati alla cantina e abbiamo persino svolto micro-vinificazi­oni. A questo punto è nato il libro che racconta il mondo del vino attraverso le parole e le suggestion­i di un bambino». Ed è solo il primo passo nei desideri della manager franciacor­tina. «Stiamo progettand­o con l’aiuto di Electa e degli autori una visita guidata dedicata a loro e mi piacerebbe diventasse un “format” adottabile da tutti i produttori del territorio — dice la Moretti — prima di fare grandi discorsi sulla responsabi­lità ambientale, dovremmo partire tutti dal prendere per mano un bambino e portarlo nella natura. Certo questo richiede tempo, energia e la rinuncia a soluzioni più semplici». Viene facile chiedere quali siano state le reazioni nella grande famiglia Moretti sulla neoscrittr­ice. «In realtà ho tenuto nascosto il progetto perché volevo tutelarlo da qualsiasi altra idea o suggerimen­to che non fosse quello scaturito dal mondo dei bambini. Quindi è stata una sorpresa per tutti. Però, per primo, il nostro maestro Mattia Vezzola, che legge libri di viticoltur­a in latino, ha espresso un commento più che positivo: “Questa sì che è una bella iniziativa!” ha detto. E per me è stato un compliment­o fantastico». (m.b.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy