Buon compleanno alla rivista «Hystrio» Occhio sul teatro
Happening Festa al Chiostro del Piccolo
Anno 1988, Vittorio Gassmann in copertina, all’interno le firme prestigiose di Testori, Vitez, Squarzina, Scaparro e i dossier, da sempre cuore nevralgico della pubblicazione: si presentava così «Hystrio», rivista di teatro e spettacolo. Sono trascorsi trent’anni durante i quali il posto da direttore dell’ideatore Ugo Ronfani è passato nelle mani capaci di Claudia Cannella fiancheggiata da un determinatissimo team di redattori e collaboratori sparsi in tutta Italia. Lo spirito della rivista è rimasto quello: rileggere con sguardo curioso e aperto le manifestazioni della scena italiana e internazionale analizzate nelle pagine del trimestrale e celebrate dall’annuale Premio Hystrio (attribuito a star e giovani promesse nelle sue articolate categorie) che in 27 anni è diventato sempre più influente.
Una storia quindi tutta da celebrare nella festa (ingresso libero, prenotazione a 02.40073256, segreteria@hystrio.it) che domani occuperà il Chiostro Vinchi del Piccolo di via Rovello dalle 10.30 del mattino a sera con tavole rotonde (alle 10.30 quella sull’importanza dell’editoria teatrale per diffondere cultura e formare spettatori), presentazioni (alle 15 il Dossier di Hystrio n. 1.2018; alle 16 il nuovo archivio digitale della rivista), mostre (dalle 17 l’esposizione delle copertine dei 120 numeri pubblicati dal 1988 curata dalla scenografa Maria Spazzi). A conclusione brindisi con ospiti e amici come la drammaturga e regista Emma Dante, nel 2010 Premio Hystrio alla regia. «Questa rivista è un caleidoscopio che contiene stimoli e informazioni — dice — e racconta, anche in modo spietato, nuove compagnie, nuovi linguaggi, vecchi artisti con testimonianze lucide e critiche».