La routine allegra di Ieva Petersone
Inaugura domani alle 19 da M77 Gallery la mostra «Uno + Uno» (via Mecenate 77, fino al 21 aprile). Ai due piani della galleria sono esposte le opere di Ieva Petersone (Jelgava, Lettonia, 1984) e di Dimitri Agnello (Carrara, 1995) protagonisti, pur con esiti diametralmente opposti, di un’originale dialettica sul colore e sull’espressività dei materiali. Così mentre Dimitri sceglie di indagare il concetto di educazione fino alle estreme conseguenze di «imposizione», Ieva riproduce «impressioni» di vita quotidiana a partire dallo studio del design, fulcro della sua produzione artistica. «Quando vivevo in Lettonia dipingevo paesaggi grigi con le anatre – racconta l’artista –. Ma Milano e il design degli anni d’oro hanno plasmato il mio senso estetico. Così ho iniziato a dipingere pezzi celebri di design sia italiani che internazionali». Inizialmente assistente di studio di Marco Petrus, oggi Ieva ( foto) è titolare di un suo studio sui Navigli, dove ha realizzato le tele della serie «Allegoritmica» esposte a M77. Qui gli arredi sono ancora protagonisti ma sono oggetti d’uso comune. «Oggi preferisco prendere ispirazione dalle sedie impilate al bar o dai sedili della metropolitana. Pezzi che nella ripetitività, nella composizione ritmica e nel colore trovano la loro forza espressiva». (s. ic.)