Ottavino superstar per il pubblico junior
La Scala è sempre più un teatro anche per i bambini. Non bastasse il fortunato ciclo delle opere per loro, dal «Barbiere» e la «Cenerentola» di Rossini all’«Elisir d’amore» di Donizetti, le domeniche pomeriggio propongono anche i «Grandi spettacoli per i piccoli», formula che offre al pubblico junior il repertorio strumentale o vocale facendolo introdurre da personaggi spesso estranei alla classica, soprattutto comici. Giacomo Poretti aveva presentato il coro delle Voci Bianche, oggi (ore 16, € 5-15, € 1 per gli under 18 se accompagnati da un adulto, tel. 02.72.00.37.44) è Gioele Dix a far da cicerone nel viaggio impaginato dall’Ensemble Strumentale Scaligero, «doppio gruppo» da camera che a un quintetto d’archi ne unisce uno di fiati. E ai dieci strumentisti «canonici» se ne aggiungono di più desueti, come il sax, la chitarra e la fisarmonica, oltra alle percussioni e al pianoforte. Si parte dalla sinfonia da «La scala di seta» di Rossini e si passa a due brani di Ravel, «Le tombeau de Cuoperin», e l’assai rara Suite su temi popolari balcanici, dove il compositore transalpino recupera melodie folk in «Ruchenitsa» e «Bavno Pomashko». Il finale regala un’altra chcica, «Il pastore svizzero di Pietro Morlacchi», dove compare come strumento solista l’ottavino.