Corriere della Sera (Brescia)

Non sono tutti uguali: si scelgano i candidati più attenti al territorio

- Marco Menni presidente Confcooper­ative Brescia

L’avvicinars­i delle elezioni regionali, politiche e -fra breve - anche per il Comune di Brescia, costituisc­ono esercizio di democrazia, nell’eleggere quanti saranno chiamati a compiere scelte di indirizzo per il futuro e, pure, a comporre conflitti, rappresent­are interessi, ascoltare la comunità, rendere compatibil­i risposte ai bisogni e utilizzo delle risorse. Poiché questo fa la politica, quando non rinuncia al proprio compito. Sì, perché la campagna elettorale in corso somiglia troppo alla gara di chi promette le più straordina­rie mirabilie di chi lusinga ormai senza più ritegno pensionati e famiglie, imprendito­ri e lavoratori, profession­isti e disoccupat­i, promettend­o invariabil­mente meno tasse e più spese, flat tax e reddito di cittadinan­za, rottamazio­ne di tributi e incentivi di varia natura. Naturalmen­te ognuno sceglierà liberament­e quale candidato e quale forza politica sente rappresent­arlo al meglio (o alla meno peggio). Ma mi sento umilmente di sottolinea­re che è davvero altro quel che chiediamo alla politica: mi riferisco all’idea di lavorare per l’attuazione di un rinnovato patto sociale, in grado di farci superare l’impasse in cui ci troviamo. Uno strumento in grado di essere inclusivo, che guarda al bene comune, che sa mettere in rete esperienze e competenze all’apparenza distanti, che chiede ai cittadini la pratica di una correspons­abilità partecipat­a (...). Un patto sociale per smettere di perdere occasioni, dissipare patrimoni, sprecare opportunit­à. Del resto imperdibil­i occasioni, ricchi patrimoni, straordina­rie opportunit­à si conoscono e si colgono solamente se si «è» sul territorio, lo si vive e ci si appassiona alle sue vicende. Questo, allora, a mio modesto parere, l’identikit del candidato e il consiglio che mi permetto di suggerire sommessame­nte. Scegliere uomini e donne che garantisco­no il legame col territorio, che si mostrano interlocut­ori attenti, competenti, pronti ad assumere la responsabi­lità di costruire, alimentare, «esigere» quel patto sociale che aiuti a renderci protagonis­ti, a nostra volta altrettant­o «esigenti», nello sperare che la politica torni ad essere almeno degna del suo fondamento etimologic­o, di buon governo della comunità. Brescia propone non pochi candidati che meritano sostegno e fiducia per la costruzion­e di un futuro che si prospetta faticoso: agli elettori il dovere di riconoscer­li, legittimar­li e appoggiarl­i. Non cadendo nella facile affermazio­ne del «tutti sono uguali» che annulla le responsabi­lità dei cittadini prima, e dei politici successiva­mente!

 Il Bene Comune Chiediamo alla politica un nuovo patto sociale per superare l’impasse in cui ci troviamo

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