I sogni mondiali di Fofana e Frapporti
A Birmingham di corsa. Il bresciano Hassane Fofana si vuole giocare le sue carte ai Mondiali di atletica indoor che iniziano oggi e proseguono fino al 4 marzo in Inghilterra. Classe 1992, arriva in un ottimo momento di forma. «Sì — conferma — sto bene. Preferisco non sbilanciarmi troppo, ma ho delle buone sensazioni». Due settimane fa ad Ancona ha centrato il settimo titolo italiano assoluto nei 60 ostacoli: quattro successi all’aperto e tre al chiuso. «A dire la verità non ho festeggiato. Quando ho tagliato il traguardo, ho guardato il tempo e ho capito che avevo centrato il minimo per i Mondiali. Mi sono, quindi, concentrato su questo obiettivo al quale tengo molto». Il velocista, nato a Gavardo da genitori originari della Costa d’Avorio, da ragazzino giocava come difensore nella locale squadra di calcio. Cresciuto nell’Atletica Villanuova ’70, è poi approdato all’Atletica Bergamo 1959 Creberg sotto la guida tecnica di Alberto Barbera.
Proprio Barbera aveva pronosticato al suo allievo il tempo (7’’66) fissato nelle Marche che gli è valso il nuovo primato personale. «Lui era convinto, io un po’ meno. Già l’anno scorso vedevo che le cose andavano bene, ma finché poi non vedi il cronometro… Posso migliorare ancora di 4/5 centesimi ma non voglio montarmi la testa». Nel frattempo, ai Mondiali cerca nuovamente il personale al debutto iridato assoluto. Sabato le batterie, domenica l’eventuale finale. Corre per se stesso ma anche per una Federazione che cerca il riscatto dopo le ultime prove opache. «L’atletica italiana deve riprendersi. Siamo noi atleti che dobbiamo metterci in movimento e dare un contributo significativo».