Espulsioni, provincia seconda in Italia
In 51 sono stati accompagnati alla frontiera, per 122 l’ordine del questore
Brescia è la seconda città d’Italia, subito dietro a Mila- no, per numero di espulsioni realizzate. A tratteggiare il trend sono anche i dati messi nero su bianco nelle ultime settimane dall’Ufficio immi- grazione della questura: dal primo gennaio a ieri sono stati espulsi 202 stranieri. Di queste 198 sono state disposte dalla questura, mentre quattro sono state emesse dalla magistratura: perché per quanto riguarda i cittadini extracomunitari detenuti in carcere, se la pena residua è inferiore ai due anni, allora il tribunale di sorveglianza può disporne l’espulsione come misura alternativa alla carcerazione.
I numeri — ma anche la Centrale di Roma — lo confermano: Brescia è la seconda città d’Italia, dopo Milano, per numero di espulsioni realizzate. E mantiene il «posto» in classifica da almeno un anno.
A tratteggiare il trend sono anche i dati messi nero su bianco nelle ultime settimane dall’Ufficio immigrazione della questura (da giugno sotto la guida del dirigente Paola Zappavigna): dal primo gennaio al 28 febbraio sono stati espulsi 202 stranieri. Di cui 198 espulsioni disposte proprio da via Botticelli e quattro, invece, emesse dalla magistratura: perché per quanto riguarda i cittadini extracomunitari detenuti in carcere, se la pena residua è inferiore ai due anni, allora il tribunale di sorveglianza può disporne l’espulsione come misura alternativa alla carcerazione. Ma attenzione: non potranno tornare in Italia per dieci anni.
Nel dettaglio: 122 espulsioni sono state firmate con ordine del questore, Vincenzo Ciarambino; 51 con accompagnamento in frontiera; 20 con trasferimento ai Centri per il rimpatrio e 5 con partenza volontaria.
Si tratta per lo più di marocchini, senegalesi, tunisini, albanesi e pakistani. E la maggior parte degli espulsi è rappresentata da chi si rende responsabile di un reato (rintracciato in collaborazione con i carabinieri e la polizia locale). Chiaro che esistono nazionalità il cui rimpatrio risulta più «facile» o quantomeno veloce grazie agli accordi internazionali attivi con alcuni Paesi piuttosto che altri, come Albania, Marocco e Tunisia.
I provvedimenti sono tanti, quindi. Ma comunque in linea con i 1.139 emessi l’anno scorso, dal primo gennaio al 31 dicembre 2017.
La priorità dell’Ufficio immigrazione della questura (che lavora a ritmi serratissimi nonostante le risorse non proprio abbondanti diciamo), di contro, resta quella di «premiare» tutti quegli stranieri regolari, integrati e con un impiego. Lo dimostra il fatto che, ad oggi, non ci siano pendenze sul rilascio dei permessi di soggiorno: al massimo, a restare in stand-by sono le pratiche che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti prima del via libera o, al contrario, del diniego. Al massimo entro un mese, e se non ci sono particolari problemi, dalla presentazione della domanda gli stranieri ottengono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. Ed è un risultato importante vista la percentuale di stranieri in città e provincia.
A testimonianza dell’impegno dei funzionari in servizio in via Botticelli ci sono anche le «consegne straordinarie». Prossime date in calendario (dopo il periodo natalizio) dal 12 al 16 marzo, dalle 8 alle 16: l’Ufficio immigrazione resterà aperto proprio per l’assegnazione dei permessi di soggiorno a tutti quei cittadini che hanno già ricevuto un sms per ritirare i documenti o il cui nominativo risulta già inserito nelle liste di consegna pubblicate sul sito della questura di Brescia. Nel caso in cui siate in questi elenchi controllate.