Il dono della Ori Martin al quartiere: un maxi bosco
Per le opere di mitigazione la spesa sfiora il milione
«Quel futuro bosco mi azzardo a definirlo un risarcimento al quartiere, per la presenza dell’Ori Martin». È il ragionamento dell’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra sul parco che nascerà tra l’acciaieria di Brescia e il quartiere San Bartolomeo. Una mitigazione, fatta di 520 tra piante e arbusti, che sorgerà in un’area seminativa compresa tra via Gallo, via Gabbiane e via Montenevoso. Quell’area rischiava di essere zona d’espansione dell’impianto siderurgico, invece sarà donata dalla stessa Ori Martin al Comune. E, quindi, al quartiere che accetta di buon grado quella mitigazione (41.560 metri quadri) e la vede anzi come «un dono». Parola di Michelangelo Ventura, presidente del consiglio di San Bartolomeo, convinto che «l’impatto zero» di un’acciaieria non possa esistere. Ma, più che gli alberi, ciò che lo tranquillizza è «il costante monitoraggio dei rumori e dei fumi emessi dall’azienda grazie alla regia dell’osservatorio», presieduto dall’assessore Fondra. È lui a parlare di una «scommessa vinta», quando si riesce a far accettare un impianto siderurgico dentro la città e, in parallelo, si ottengono modifiche condivise su viabilità e impatto rumoroso dei lavori, specialmente notturni. Nell’Aia da poco rinnovata si sono fatti passi avanti, anche se la partita più delicata resta quella delle emissioni. Con i segnalatori attivi intorno all’azienda e il monitoraggio di Arpa. Ma la mitigazione è anche quella dei percorsi dei tir: per ridurne l’impatto, la Loggia riaprirà al doppio senso (e quindi ai camion) via Canovetti, così via Scuole potrà diventare zona 30, off limits per i mezzi pesanti e dotata di pista ciclabile. Se poi si aggiunge la mini-rotatoria su via delle Gabbiane, i parcheggi su via Montenevoso e il bosco di mitigazione, si arriva a 421 mila euro. È l’impegno di spesa della Ori Martin, che in realtà, includendo tutte le opere (a scomputo e non), mette sul piatto 951 mila euro per il quartiere di San Bartolomeo.