La città a confronto sulle religioni
Torna il festival «Dòsti» tra dibattiti, cultura e amicizia
Se per il francese Le Monde Brescia è un modello multiculturale, è la città per prima a scegliere la narrazione con cui presentarsi all’Italia, all’Europa. Progettando, in un anno di lavoro, la seconda edizione di «Dòsti – idee per un festival delle arti e delle culture religiose», manifestazione promossa da Comune, Prefettura e Provincia, già apprezzata dal Ministero dell’Interno e ampliata per il 2018. Da sabato 10 marzo, lungo l’arco di una settimana, il festival esprimerà la fratellanza targata Brescia, con parole, oggetti, immagini e suoni; arti performative (c’è anche una conferenza musicale rap) e cinema. In prima linea c’è la comunità dei giovani, attori e spettatori di un processo interculturale già avviato, in una Brescia dove «uomini liberi possano professare, con senso di comunità, la loro religione e dove l’esperienza di fede si proietti sul vivere civile – ha affermato il sindaco Emilio Del Bono –. È questa la Brescia da costruire». I primi mattoni dell’edificio del dialogo sono già posti: è emerso dal tavolo al quale si sono seduti i rappresentanti delle religioni presenti sul territorio, per realizzare insieme «Dòsti, amicizia, sadaka: parole comuni a tradizioni religiose diverse». Tra loro don Claudio Zanardini, direttore Ufficio per l’Ecumenismo; Driss Enniya, rappresentante del Comitato organizzativo; la pastora valdese Anne Zell; padre George Timis della parrocchia romeno-ortodossa; don Roberto Ferranti, direttore Ufficio per il dialogo interreligioso della Diocesi. Ai rappresentanti delle religioni cristiana, ebraica, musulmana, buddista e induista, si aggiungono i “tecnici”, esperti e docenti provenienti anche dagli atenei cittadini. Un cammino a più voci al quale è invitata la cittadinanza: ricco incipit del festival è la giornata di sabato 10. In Vanvitelliano il sindaco apre la conferenza «Il valore civico del dialogo interreligioso» (alle 10), con Marco Trentini (responsabile Unità di Staff Statistica del Comune); la docente di diritto costituzionale Adriana Apostoli (Università Statale) e la direttrice del Centro di iniziative e ricerche sulle migrazioni della Cattolica, Maddalena Colombo. La scena si sposta al Museo Diocesano: alla presenza del Vescovo alle 11.30 sono inaugurate due sorprendenti mostre, visitabili fino al 17: «Donne in preghiera», intense fotografie di donne colte nell’atto di devozione; «I colori delle feste nella mia religione», elaborati di primarie e secondarie di Brescia e Provincia, perché a scuola l’integrazione c’è già. Contestualmente è proiettato il mini-doc dello Stars, prodotto da Marco Meazzini, «Segni della festa nel sacro e tra le genti», un puzzle ecumenico; alle 17, l’apprezzato e magistrale docufilm «Islam in breve» (Egitto, 2009) chiude il pomeriggio.
È il portico di Palazzo Loggia a ospitare alle 20.30 la quotata Orchestra multietnica di via Padova. Il programma completo è sui siti di Comune e Diocesi; aggiornamenti sulla pagina Facebook «Dòsti» (prenotazioni per le scuole interessate entro il 10 marzo a festivalreligionibrescia@gmail.com). Tra i tanti momenti della «settimana palestra della democrazia», lunedì 12 alle 10.30 l’Auditorium Primo Levi del liceo Leonardo è teatro della conferenza musicale rap «Le mille culture della musica», con i leader della scena rap italiana Tommy Kuti e Zanko, italiani di seconda generazione. Per raccontare la diretta esperienza dell’integrazione.