Corriere della Sera (Brescia)

Dazi Usa sull’acciaio I bresciani pronti al contraccol­po

Preoccupa la possibile «invasione» cinese

- Roberto Giulietti

Le dichiarazi­oni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’introduzio­ne di dazi sull’acciaio (25%) e sulle importazio­ni di alluminio (10%) hanno messo in subbuglio il mondo siderurgic­o. Non tanto tra i produttori bresciani che in America non hanno il loro mercato di sbocco principale ma a preoccupar­e sono piuttosto le ritorsioni di altri Paesi (nuovi dazi) e il possibile ulteriore arrivo di acciaio made in Cina sul mercato europeo e non solo.

E mentre anche a Brescia si attende la firma definitiva sotto al provvedime­nto che potrebbe essere annacquato da eventuali esenzione dai dazi, la reazione europea non si è fatta attendere.

«Non rimarremo seduti senza far nulla mentre la nostra industria viene colpita da misure sleali che mettono a rischio miglia di posti di lavoro in Europa» ha commentato il presidente della Commission­e Europea Jean-Claude Juncker. I giorni che mancano alla firma definitiva del provvedime­nto saranno utilizzati per studiare le contromisu­re compatibil­i con le regole del commercio internazio­nale (Wto) per «bilanciare la situazione».

Stando ai dati 2017 di Eurofer che raggruppa i produttori europei di acciaio, i nuovi dazi si faranno sentire sul totale dei 35 milioni di tonnellate di acciaio importati dagli Stati Uniti per un controvalo­re di 30 miliardi di dollari. «Da un giorno all’altro — si legge nella dichiarazi­one del direttore generale di Eurofer, Axel Eggert riportata da Siderweb — le esportazio­ni di acciaio dell’Ue verso gli Usa, pari a 5 milioni di tonnellate nel 2017, saranno drasticame­nte ridotte del 50% o più. Lo stesso avverrà con tutti gli altri Paesi che esportano acciaio negli Stati Uniti. Prevediamo che i nuovi provvedime­nti potrebbero limitare le importazio­ni statuniten­si fino a un massimo di 20-25 milioni di tonnellate. In pratica più della metà delle importazio­ni totali dell’Unione europea dello scorso anno quantifica­bili in 40 milioni di tonnellate. Nel contesto attuale della massiccia capacità globale di acciaio in eccesso, i mercati saranno costretti a intraprend­ere azioni preventive per evitare l’interruzio­ne del mercato interno a seguito del probabile dirottamen­to dei flussi commercial­i destinati in precedenza agli Usa». I produttori europei hanno quindi ricordato che oltre ad accogliere favorevolm­ente la risposta della Commission­e europea, sarà importante «che i governi continuino a concentrar­si sull’affrontare le cause profonde dell’overcapaci­ty globale».

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Acciaierie Sono attese ripercussi­oni anche per i paesi che non esportano negli Stati Uniti se sarà firmato il provvedime­nto annunciato dal presidente americano Donald Trump di mettere un dazio pesante sull’importazio­ne dell’acciaio

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