Centro sportivo: c’è il bando, il 13 aprile l’ok per Torbole
Il Brescia ritiene il prezzo più elevato della media di mercato, ma l’operazione si farà
L’affare è in dirittura d’arrivo: il centro sportivo del Brescia si farà a Torbole Casaglia. Cronoprogramma di massima: lavori al via in primavera, inaugurazione con l’avvio della prossima stagione. Unico ostacolo, non di poco conto, il combattivo comitato «No alla vendita dell’area 467», ma la strada burocratica è tracciata. La giunta comunale a trazione leghista ha approvato la dismissione dell’area da poco più di 75 mila metri quadrati di via Donatori di Sangue, sulla strada che connette l’abitato di Torbole a quello di Casaglia, e ieri ha pubblicato il bando di vendita. Il prezzo è quello indicato dal sindaco Roberta Sisti: 17,34 euro al metro quadro per un totale di 1,35 milioni attenendosi alla perizia svolta dal geometra Guido Ungari. Le buste saranno aperte il 13 aprile ma, salvo sorpresissime, l’interessato sarà uno soltanto: il Brescia di Cellino, che vuole a tutti i costi costruire alla svelta il centro sportivo nonostante giudichi il prezzo più elevato della media di mercato. La strada è stata tutta in discesa. Prima la manifestazione d’interesse delle rondinelle, poi la variante al pgt approvata dalla giunta, quindi il piano di dismissione e ieri il bando di vendita. Resta da disinnescare una mina: il comitato «No alla vendita dell’area 467», guidato dai componenti delle passate giunte, promette battaglia e si fa forte di oltre 700 firme raccolte tra i cittadini. Sabato prossimo, alle 14.30, il comitato sfilerà per le vie del paese con una manifestazione che ha raccolto l’appoggio di Legambiente. L’obiettivo è fermare la vendita e i promotori non escludono di passare per vie legali. «Siamo contrari alla dismissione di un’area pubblica che, dopo il passaggio a una società privata, resterà per sempre inaccessibile alla cittadinanza», spiega Marco Mosca, ex assessore e portavoce del comitato. «Torbole-Casaglia non deve privarsi di un’area così centrale che riteniamo avere un valore inestimabile e non certo quella miseria che è stata valutata, in fretta e senza un dibattito con la cittadinanza». La giunta tira dritto e punta a monetizzare grazie alla vendita di un’area giudicata inutilizzata da decenni e non necessaria. I soldi, se l’affare andrà in porto come sembra, saranno reinvestiti nella ristrutturazione degli impianti sportivi di proprietà del Comune.