Corriere della Sera (Brescia)

Il violoncell­o attraverso i secoli

- Enrico Parola

La rassegna «Musica al Tempio» accoglie stasera Giovanni Scaglione e il suo prezioso violoncell­o Amati del 1712 (ore 20.30, Tempio Valdese, via F. Sforza 12/A, ingr. lib.) per un recital che ripercorre l’intera storia dello strumento: c’è l’antica ma già vertiginos­a sesta Suite di Bach; a seguire la terza Sonata di Hindemith, che al sommo Johann Sebastian guardava assai da vicino. Il programma passa poi a György Ligeti che scrisse un’unica Sonata per violoncell­o solo fra il 1948 e il 1953. Ultima tappa attraverso i secoli: una composizio­ne dell’americano George Crumb (scritta nel 1955) in cui echeggiano i canti intonati dagli afroameric­ani. Programma impegnativ­o per il virtuoso genovese che dal 2002 è il violoncell­o del Quartetto di Cremona. Proprio con questa formazione si è fatto apprezzare dal pubblico milanese: ospite del Quartetto, il Cremona in queste stagioni ha affrontato le integrali di Mozart e Beethoven. Ma lo conosce bene anche chi segue gli appuntamen­ti di Milano Classica: con l’orchestra residente alla Palazzina Liberty ha eseguito il Concerto di Schumann. Scaglione ama infatti alternare l’attività cameristic­a con quella da solista: lo confermano collaboraz­ioni prestigios­e, con la pianista canadese Angela Hewitt o con un gigante del violino quale Gidon Kremer.

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Virtuoso Giovanni Scaglione

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