Corriere della Sera (Brescia)

E intanto circa un centinaio dei presidenti di seggio chiede di essere sostituito

Nel distretto forfait per 200, rimpiazzat­i dalla Corte d’appello In provincia settemila persone al lavoro nelle sezioni elettorali

- Di Mara Rodella

Chi perché è a letto con l’influenza e proprio non ce la fa. Chi aveva programmat­o questo weekend da mesi. E anche chi si è trovato a fronteggia­re un’emergenza dell’ultimo (quasi) minuto che gli impedirà di esserci.

Sta di fatto che, a venerdì, poco meno di un centinaio dei presidenti di seggio designati per le sezioni di città e provincia ha dato forfait. E ha chiesto di essere sostituito all’Ufficio elettorale della Corte d’appello di Brescia, competente per le procedure (e a volte le «scocciatur­e») del caso. Che si è attivato per cercare e trovare altri candidati in modo da coprire i posti eventualme­nte vacanti. Tutto è filato liscio. Su 1167 seggi (203 in città, 964 in provincia) quindi, meno del 10 per cento dei presidenti si è detto indisponib­ile.

Consideran­do tutto il distretto giudiziari­o bresciano — quindi contando anche Bergamo, Mantova e Cremona — che comprende tremila sezioni elettorali (composte da copione da un presidente, un segretario e quattro scrutatori) e fa sempre capo alla nostra Corte d’appello, il numero dei presidenti che ha detto «non posso esserci» raddoppia e sale più o meno a duecento. E secondo chi si occupa di questi aspetti ad ogni appuntamen­to al voto, si tratta di numeri sì elevati in senso assoluto, ma fisiologic­i, comunque in linea con le disdette registrate nelle tornate precedenti.

E se qualcun altro, nelle ultime ore (quindi nel corso della giornata di ieri, con il palagiusti­zia chiuso) ha fatto sapere di non poter in alcun modo adempiere al proprio dovere la palla è passata nelle mani dei Comuni competenti, che ognuno per sé hanno provveduto per la sostituzio­ne del o dei presidenti di seggio in questione. Fino al pomeriggio di ieri, comunque, anche alla prefettura non erano arrivate notizie di particolar­i disguidi o problemi logistici. Tutto secondo tabella di marcia. Anche per quanto riguarda — fanno sapere — l’insediamen­to delle oltre mille commission­i di nei relativi seggi: un esercito di settemila persone al lavoro per il voto.

Tabella di marcia che al di là degli orari stabiliti per andare alle urne (si vota solo oggi, dalle 7 del mattino alle 23 di sera) prevede anche una serie di proiezioni sui tempi necessari per avere i risultati ufficiali dello scrutinio. Secondo l’esperienza e la competenza dei tecnici al lavoro da giorni nei nostri uffici statistici, per esempio, si stima che all’alba di domani dovrebbero essere pronti i dati relativi alle politiche (Camera e Senato) su Brescia e provincia. Più complicata la partita regionale: lo spoglio delle schede valide a eleggere i rappresent­anti lombardi deve infatti tenere conto del voto disgiunto e delle preferenze eventualme­nte espresse dagli elettori. Va da sé che l’analisi e il controllo da parte degli scrutatori richiederà più tempo. Anche in questo caso però gli esperti ipotizzano che per le dieci di domani sera i dati sugli eletti dovrebbero essere chiari e definitivi. Per adesso, insomma, non risultano particolar­i criticità nella gestione delle sezioni elettorali bresciane. L’auspicio è che tutto anche oggi proceda senza particolar­i intoppi, né gesti plateali inutili alla causa.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy