Commercio di prossimità, un declino inesorabile
La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un lento ed inesorabile declino che passa sopra a decenni di storia di una comunità, a intere generazioni vocate al commercio di prossimità: i negozi sono in costante calo. Lo dicono i dati (di recente l’ufficio studi della Camera di Commercio di Brescia su materiale Infocamere ha offerto un interessante spaccato della situazione in provincia di Brescia). Nel corso degli anni molti comuni della provincia hanno perso fette importanti di attività al dettaglio. A farne le spese sono soprattutto quelle attività che più trovano valide e convenienti alternative nella grande distribuzione come il commercio al dettaglio di generi alimentari, le macellerie, i negozi di abbigliamento con la vocazione alla merceria e all’emporio senza troppe qualità. Anche se l’analisi congiunturale del settore dà in provincia di Brescia un fatturato in leggera crescita, a trainare il comparto è soprattutto la grande distribuzione e il commercio on line. Ormai anche nei paesi più piccoli, lontano dai centri commerciali, le famiglie si sono attrezzate e la spesa diventa un rito settimanale da consumarsi con carrello e lunga lista della cose da comprare in mano. Il rito dell’etto di prosciutto e del litro di latte «last minute» nel negozio sotto casa è ormai un ricordo.