Corriere della Sera (Brescia)

Il Carroccio esulta La sinistra medita

Il Carroccio diventa primo partito in provincia Paroli: «Un cappotto» Parolini: «Noi penalizzat­i»

- Servizi

La Lega si afferma come il primo partito in Provincia di Brescia. E il risultato è addirittur­a «più grande di quello che ci potevamo aspettare». A dirlo è il segretario provincial­e del Carroccio Paolo Formentini, neo parlamenta­re, che non nasconde la soddisfazi­one sull’esito raggiunto dal suo partito e ammette anche che dentro di sé se lo aspettava: «Nelle valli la Lega è molto forte, ma in questi giorni si sentiva che tirava un’aria diversa, che il consenso al partito si stava rafforzand­o ulteriorme­nte, proprio sui territori montani». E Formentini si è spinto anche più in là prevedendo (e auspicando) «una provincia di Brescia tutta verde», con il colore della Lega, senza però dimenticar­e che «il merito del successo è dei nostri militanti, ma soprattutt­o di Matteo Salvini».

E di «risultato strabilian­te» parla un altro esponente di primo piano del movimento l’onorevole Stefano Borghesi deputato uscente del Carroccio che ora torna a Roma come senatore del collegio di Lumezzane, insieme ad Adriano Paroli che a Brescia ha quasi doppiato il centro sinistra rappresent­ato da Ignazio Messina. «Si conferma — dice Borghesi — la bontà del lavoro fatto da Matteo Salvini, anche i sondaggi prevedevan­o questo risultato e non abbiamo mai smesso di crederci». Borghesi ne ha anche per il leader del Partito democratic­o Matteo Renzi, che «si vanta di aver fatto un ottimo lavoro, pensavo che avrebbe potuto ottenere un risultato, mentre riscontri positivi li ha ottenuti il centrodest­ra».

Nel centrodest­ra, dopo i risultati ottenuti alle elezioni politiche, si guarda già alle prossime amministra­tive di Brescia, elezioni che non sono poi tanto lontane (visto che a maggio si vota). Simona Bordonali, eletta alla Camera per la Lega si dice pronta, con la valigia in mano per andare a Roma. E parla di «una grande voglia di cambiare, di tanti comuni, soprattutt­o dell’hinterland ma anche di zone della città più periferich­e» poi sottolinea quello che definisce il «grandissim­o successo» del centrodest­ra: «Siamo il primo partito in Lombardia in provincia di Brescia, dobbiamo dare un segnale forte a chi governa la città e i comuni dell’hinterland, il clima è cambiato non solo a livello nazionale, ma anche per il governo locale». E Bordonali va all’attacco del leader del Partito democratic­o Matteo Renzi che «indica la Lega come un pericolo per chi governa la città, mentre è lo stesso Renzi – dice - ad aver mancato il risultato». E rivolta ai Cinque stelle: «Saremo noi a fare l’opposizion­e». Sul fronte di Forza Italia «siamo riusciti a fare un cappottino, vincendo in tutti i collegi uninominal­i»: parola dell’onorevole Adriano Paroli che sottolinea il risultato ottenuto dal suo partito, ma anche «il crollo inimmagina­bile del Partito democratic­o che è sceso addirittur­a sotto le aspettativ­e» e «la caduta del Movimento Cinque stelle che a Brescia si è fermato al 19 per cento». Per Paroli Lega e Forza Italia «restano forze importanti, di tipo tradiziona­le», mentre forze come i Cinque stelle «creano difficoltà: non vedo proposte, né programmi, né un percorso politico adeguato». Parla di un risultato elettorale «scontato» Mauro Parolini candidato alla Camera di «Noi per l’Italia», che non ha brillato nella colazione di centrodest­ra. Il motivo? «I tempi stretti, con le elezioni alle porte, che non hanno permesso di far conoscere il nostro partito, ma anche una campagna elettorale che non ha consentito grande spazio» e che Parolini definisce «una campagna elettorale censurata», che ha avuto poco spazio per consentire a “Noi per l’Italia” «di avanzare proposte moderate, sia a destra che a sinistra. Purtroppo è prevalso il voto di protesta».

 ??  ?? Vittoria Rolfi e la neoparlame­ntare Eva Lorenzoni in Broletto (LaPresse)
Vittoria Rolfi e la neoparlame­ntare Eva Lorenzoni in Broletto (LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy